Lo scrittore è il perfetto menzognero: scrive bugie e riesce a farti credere che siano vere.

06/08/16

C'è qualcosa che non va




Facebook è un po’ come la pubblica piazza di un tempo, i rostri se desideriamo essere vintage e nostalgici: è un’enorme foro dove trovi di tutto e di più.
Compresi link ad articoli come questo che vi propongo di leggere.
Se non avete voglia vi riassumo la questione: a Firenze il sindaco vorrebbe intitolare qualcosa (si presuppone una fermata dei messi pubblici) a Oriana Fallaci.

Bene? Male?
Non sta a me dirlo, sinceramente penso che la morte sia un affare da vivi: tramandare la memoria è una necessità, ostacolarla è innaturale.

Il punto non è questo.
Il punto è venire sbeffeggiati dall’autore dell’articolo (non cito nomi per rispetto, leggete l’articolo è saprete chi è) dopo avere espresso il proprio parere contrario in merito alla questione Fallaci dicendo che sono parole inutili.

Sono stata dura?
No, sono stata gentile, ironica e sincera.
La verità è che parlare di una fermata dei mezzi pubblici a Firenze in mezzo a questo calderone di liquami che è diventato il nostro mondo è ridicolo.
Si parla di terrorismo? Di femminicidio? Di bambini che muoiono per disattenzione dei genitori e cadono a terra come tanti fiori recisi?
No, di queste cose non si parla.
Meglio glissare e friggersi le meningi con la Fallaci.
Italian free idiocy, of course.
Volete sapere cosa penso di questa storia?

6 agosto 1928: a Pittsburgh nasceva Andy Warhol, un artista incomparabile e sempre poco compreso.
6 agosto 1945: l'aereo Enola Gay sganciava il primo ordigno nucleare su Hiroshima, fulgido esempio di idiozia umana.
6 agosto 2016: nella minuscola Italia si sta a discutere (inutilmente) sul fatto se sia o meno il caso di intitolare qualcosa alla grande Oriana Fallaci. Il tutto mentre in Belgio, Francia e Germania il terrorismo dilaga e mette in croce l'Europa intera. Questioni di lana caprina.
C'è qualcosa che non va.