Lo scrittore è il perfetto menzognero: scrive bugie e riesce a farti credere che siano vere.

03/03/17

Noi siamo ricordo



Non avevo in programma di scrivere un post, non oggi che devo correre a revisionare un altro capitolo del mio prossimo romanzo.
Ma il lavoro può attendere due minuti, quando si tratta di cose altrettanto importanti.

La prima è la petizione che Ofelia DeVille ha condiviso: firmatela perché il governo italiano vuole promulgare una legge che consentirà di eliminare i cani che sono stanziati nei canili o costretti al randagismo.
Ricordatevi Gandhi: la civiltà di un paese si dimostra anche per come quel paese tratta i suoi animali.

E ora passiamo al secondo motivo di questo post.
Un commento sul mio post #insieme raccontiamo 18 mi ha spinto ad una riflessione.
Quanto è importante il ricordo, la memoria?

Il ricordo è assolutamente primario nel mio lavoro di scrittrice: scrivo perché voglio imprimere delle memorie, per condividere in qualche modo le mie memorie e anche perché io stessa, quando un giorno sarò cenere, divenga un giorno memoria.
Ma anche al di fuori della scrittura credo che il ricordo sia importante, nel micro o nel macro cosmo.
Tramandare la memoria di noi, di ciò che è stato, è il fulcro stesso della nostra esistenza.
Se ci pensate bene, cosa siamo se non il passato?
Il presente è un attimo che fugge, il futuro è un’ipotesi cangiante, dunque alla fine viviamo e siamo solo il passato.
Il ricordo.