Lo scrittore è il perfetto menzognero: scrive bugie e riesce a farti credere che siano vere.

16/02/23

Liberiamoci dalle aspettative

Perché i rapporti con le altre persone spesso non funzionano?
Dopo una riflessione durata praticamente tutta una vita, e ancora in corso per buona parte, ho capito che quello che ci frega sono le aspettative.
Le aspettative, questi noiosi spettri che ci tormentano notte e giorno, che non ci consentono di essere liberi.

Il problema è tutto qui, in fondo: ci aspettiamo dagli altri quello che noi sappiamo di poter dare e fare. Lo facciamo perché siamo portati per natura a usare noi stessi come metro di paragone pertanto se sappiamo di essere in grado di dare il massimo in ogni situazione, di avere una certa etica di sentimenti e un certo tipo di valori, pensiamo che anche per gli altri sia così.
E qui mi sento di citare Luca Molinari, protagonista del film “Notte prima degli esami”: grandissima cazzata.
A furia di alimentare le aspettative rimaniamo delusi, è una spirale tremenda.

Ci piaccia o no, e la maggior parte delle volte non ci piacerà scoprirlo, gli altri non sono noi. Ogni uomo è una solitudine, un mondo a sé stante. Ogni testa funziona a modo suo (alcune non funzionano proprio).
Se ci aspettiamo che gli altri si comportino come faremmo noi, che possano condividere i nostri ideali e valori siamo fregati, andremo incontro a delusioni colossali.

Il trucco per uscire da questa spirale è uno solo: smettere di avere delle aspettative, su tutto: sugli altri, sugli eventi, sulla vita in generale.
Per quel che riguarda la vita bisogna imparare a contare sulle proprie forze e accettare gli eventi, i cambiamenti, per quello che sono e avere la capacità di adattarsi, reinventarsi e ripartire.
Per quanto riguarda le altre persone, si deve imparare a non aspettarsi niente da nessuno: si deve andare sempre dritti e via da soli. 
Come diceva Denis Waitley: “Aspettati il meglio, preparati per il peggio e sii pronto a sorprenderti.”



14 commenti:

Gus O. ha detto...

Giusto Francesca.
Assecondiamo la nostra coscienza senza aspettare un ritorno di gratitudine.
Un abbraccio.

Francesca A. Vanni ha detto...

@Gus O.
Almeno proviamoci!
Ti abbraccio.

alberto bertow marabello ha detto...

io metterei l'accento sul sapersi sempre stupire. Di cose belle anche gli altri ne hanno (non tutti, in effetti, ma insomma...) dobbiamo saperci sorprendere

Iuri Vit ha detto...

Secondo me dipende anche dai nostri bisogni e dal desiderio che qualcun altro possa soddisfarli. Poi dalla costruzione mentale di un ideale di rapporto. Ci mettiamo i bastoni tra le ruote da soli.
Ciao!

Francesca A. Vanni ha detto...

@alberto bertow marabello
Forse è anche così.
A me purtroppo la vita ha insegnato che le persone che non ti deludono si possono contare sulle dita di una mano.
Ti abbraccio.

Francesca A. Vanni ha detto...

@Iuri Vit
Come dicevo ad Alberto, anche questo è un punto di vista giustissimo.
Io per esempio ho sbagliato spesso e volentieri nell'aspettarmi dagli altri lo stesso impegno che ci mettevo io.
Ti abbraccio.

decliviodomani ha detto...

Beh, direi che dipende da persona a persona e da altri fattori personali. I propri bisogni come qualcuno diceva qui sopra. Bisogna anche avere, come dire, delle antenne pronte a captare le situazioni.

Delusioni ne ho beccate anch'io, eccome. Almeno un paio, ma qualche anno fa. Ci si fa la corazza e si sviluppano quelle che ho chiamato antenne.
Un salutone e alla prossima

Francesco Abate ha detto...

Bellissima riflessione, che condivido quasi del tutto. Circa il non avere aspettative, credo sia impossibile, e forse anche sbagliato; il trucco forse è averne ma ponderarle bene, non aspettarsi dagli altri ciò che faremmo noi, e soprattutto non aspettarsi solo qualcosa dagli altri ma capire cosa gli altri sono legittimati ad aspettarsi da noi. Per quanto riguarda gli eventi poi, credo che sia indispensabile avere delle aspettative, purché siano realistiche e siano accompagnate dall'azione, è sbagliato stare con le braccia aperte in attesa che le cose ci piovano dal cielo.
Un abbraccio.

Olivia Hessen ha detto...

Mi hai fatto venire in mente Splash, di Colapesce e Dimartino.
Il peso delle aspettative è un fardello gigante, specie quando dobbiamo affrontare quelle che gli altri hanno su di noi.
Sono d'accordo con te, dobbiamo liberarcene.
Baci

Lucrezia Ruggeri ha detto...

Guarda io delle persone che dicono "le aspettative sono giuste, sei tu che sbagli" non le sopporto proprio perché in genere sono i primi a comportarsi da str**zi.
Io dico che hai ragione, gli altri non sono noi e quindi non ci possiamo aspettare nulla.
Poi, magari, chissà può anche arrivare chi ci sorprende.
Ma intanto meglio non farsi illusioni.
Baci

Francesca A. Vanni ha detto...

@decliviodomani
Proprio tu mi rispondi così?
Ma come, le parole di Buddha le hai dimenticate?
È lui che ci insegna che le aspettative spesso e l'ignoranza, sono le vere cause della sofferenza.
Ti abbraccio.

Francesca A. Vanni ha detto...

@Francesco Abate
Non stavo parlando di eventi: quelli per quanto, l'homo occidentalis creda di poterli governare, avvengono da soli sia che ci si aspetti qualcosa oppure no.
Ti rispondo, nel rispetto della tua visione che è giusta per te, con le stesse parole di Buddha: le aspettative e l'ignoranza, sono le vere cause della sofferenza.
Ti abbraccio.

Francesca A. Vanni ha detto...

@Olivia Hessen
Splendido brano, poco compreso come accade in questo paese intriso di ignoranza.
Sono d'accordo con te, ti abbraccio.

Francesca A. Vanni ha detto...

@Lucrezia Ruggeri
Giusto, bisogna vivere il presente senza aspettarsi nulla dal futuro.
Ti abbraccio.