Lo scrittore è il perfetto menzognero: scrive bugie e riesce a farti credere che siano vere.

23/11/23

I promessi sposi noiosi? Macché!

“I promessi sposi sono noiosissimi”. Quante volte avete letto o sentito questa frase? Tantissime.
Ma è poi vero?

No, certo che no!
Palloso è come ce li presentano a scuola, e questo vale un po’ per tutte le opere letterarie che affrontiamo quando studiamo: i professori non hanno entusiasmo, trattano i libri come se fossero frutta marcia, non ci mettono cuore.
Ma il Manzoni il cuore ce l’ha messo per scrivere il suo libro.
Ci ha messo cuore, anima e fiumi di inchiostro.

(Ritratto di Alessandro Manzoni di Francesco Hayez, 1841, Pinacoteca di Brera)

Era prima il 1827, poi dopo “una bella lavata di panni in Arno”, il 1840, quando il libro vide la luce.
Il primo vero romanzo della storia moderna.
Là dove c’era ancora il feuiletton, là dove il libro veniva concepito soprattutto come una storia di formazione dai risvolti politici o amorosi, Manzoni tira fuori un vero romanzo.
Ne I promessi sposi c’è quasi tutto quello che troviamo in un libri moderno: protagonisti ben delineati, personaggi secondari, antagonisti di tutto rispetto, uno scenario verosimilmente storico, un incalzare di eventi che ci porta fino al gran finale.
E ci sono anche delle tecniche narrative che tuttora sono usate dagli autori: l’incipit con citazioni, il flashback, il narratore onnisciente, giusto per citarne qualcuna.
Per uno scrittore Manzoni è come Leonardo Da Vinci, un genio.

Ma pensate solo alla storia: due ragazzi che non hanno niente, se non il loro amore e la Fede in Dio, costretti a lottare contro tutto e tutti (persino contro la Peste che nel 1630 era impegnata nel suo secondo grande tour europeo) per riuscire a sposarsi.
Sposarsi, una cosa che oggi è semplicissima ma allora non lo era.
E se Renzo e Lucia vi sembrano banali, pensate allora a Fra Cristoforo che sceglie di servire Dio per espiare le colpe del passato, alla Monaca di Monza per la cui storia Manzoni si ispirò a una giovane sventurata realmente esistita, o all’Innominato che si riscatta dal male trovando Dio.
O ancora pensate al Griso, il simbolo del tradimento, o a Don Abbondio, l’esempio della viltà che ancora oggi affligge il mondo (e che in uno sceneggiato Rai era stato interpretato dal grande Alberto Sordi).
E la piccola Cecilia, falciata dalla peste e pianta persino dai monatti?
È impossibile restare indifferenti.

Faccio mie le parole di Umberto Eco, quando disse:
“Molti pensano che I promessi sposi sia noioso perché sono stati obbligati a leggerlo a scuola verso in quattordici anni, e tutte le cose che facciamo perché siamo obbligati sono delle gran rotture di scatole.[…] Ma vi assicuro che il libro è appassionante. Non so se oggi a scuola lo fanno ancora leggere; se avrete la fortuna di non doverlo studiare, quando sarete grandi provate a leggerlo per conto vostro. Ne vale la pena.”



16 commenti:

Gus O. ha detto...

A me dei *Promessi sposi*piace solo l'incipit.
Per il resto è una storia dolciastra.
Abbraccio Francesca.

decliviodomani ha detto...

Anch'io penso che Manzoni e "I Promessi Sposi" non siano per niente un palla ed è vero che spesso il modo con cui viene insegnato a scuola fa dei danni da questo punto di vista. Riletto tempo dopo i periodi scolastici è tutta un'altra cosa, si capiscono tante cose che prima sfuggivano.

Un salutone e bel post
Alla prossima

Iuri Vit ha detto...

In certi passaggi riesce addirittura a essere ironico e far divertire. Io quando l'ho letto me lo sono proprio goduto.

Mondo in Frantumi ha detto...

Penso che Eco avessa ragione, tanto più che spesso a scuola ci si concentra su due, tre brani, senza dare ai ragazzi il tempo di esplorare quello che in ogni caso resta un pilastro della nostra cultura.

Lucrezia Ruggeri ha detto...

Entusiasmante!
Finalmente qualcuno che rende giustizia a un'opera sottostimata per la "noia da scuola" (che poi ce l'hanno solo i fancazzisti).
Io ho sperimentato lo stesso piacere con alcune opere greche e latine: rilette dopo il liceo, le ho apprezzate ancora di più.
Baci.

Anonimo ha detto...

Ammetto, con mio grave dispiacere, che l'Italia sta diventando per ignoranza una seconda America.
Mi complimenti per l'accuratezza del tuo post che pone in risalto uno dei migliori libri classici italiani.
Buona giornata,
Marco di Twitter.

Francesca A. Vanni ha detto...

@Gus O.
Dolciastra non direi proprio, ci sono dei capitoli duri come un pugno nello stomaco.
Ma è sacrosanto e giusto che ognuno abbia la sua opinione, altrimenti immagina che noia sarebbe il mondo!
Ti abbraccio.

Francesca A. Vanni ha detto...

@decliviodomani
Ma che bello, pensa che credevo di essere una mosca bianca e invece scopro che il romanzo del Manzoni piace a molte persone.
Ti abbraccio.

Francesca A. Vanni ha detto...

@Iuri Vit
I passaggi ironici migliori secondo me li fa con Don Abbondio, che è stato interpretato benissimo dal grande Alberto Sordi nella fiction rai.
Ti abbraccio.

Francesca A. Vanni ha detto...

@Mondo in Frantumi
Infatti i professori, colpa dei programmi costrittivi e anche della poca voglia di fare, fanno tutto in modo superficiale.
Ricordo che anche con la Divina Commedia è stato così!
Ti abbraccio.

Francesca A. Vanni ha detto...

@Lucrezia Ruggeri
È successo, vedo con piacere, a tutti coloro che hanno commentato il post.
Un ottimo segno, direi: l'amore per i libri, se ben coltivato, non muore mai.
Ti abbraccio.

Francesca A. Vanni ha detto...

@Marco
Per fortuna ci sono tante persone che non mollano e riscoprono, anche dopo la scuola, opere belle come quella del Manzoni e tante altre.
Ti abbraccio.

decliviodomani ha detto...

Manzoni è stato bravo a descrivere i problemi politici e sociali del suo tempo. I soprusi le strategie politiche e altro

Un salutone

Olivia Hessen ha detto...

Il problema è eevidenziato molto bene: i docenti, almeno quelli italiani, sono ammalati di fancazzismo e rendono noioso qualsiasi programma.
Molti ragazzi sono social dipedenti col cervello nello smartphone e il disastro è fatto.
I Promessi sposi, in ogni caso, sono bellissimi.
Consiglio il musical a chi non lo ha visto!
Baci-.

Francesca A. Vanni ha detto...

@decivliodomani
Verissimo.
Ti abbraccio.

Francesca A. Vanni ha detto...

@Olivia Hessen
Il musical è stupendo, secondo me dovrebbero ritrasmetterlo.
Ti abbraccio.