A quasi 10 anni dalla sua morte, Oriana
Fallaci continua ancora a far parlare di sé. E a parlare, soprattutto, con
documenti inediti raccolti nel suo ultimo libro, intitolato “La paura è un
peccato. Lettere da una vita straordinaria”.
In queste
lettere, inviate ad amici, amanti, colleghi, si rivelano i suoi pensieri,
costantemente appuntati su un taccuino, e i suoi sentimenti.
Lettere private, in cui viene fuori il
suo lato umano, ma sempre combattivo, il suo bisogno di autenticità e persino
di solitudine. Una fitta corrispondenza epistolare con uomini e donne famosi,
politici, amici, giornalisti. Kissinger, Ingrid Bergman,
Pasolini, Pietro Nenni, Andreotti e tanti altri.
In questo libro, curato personalmente da
suo nipote Edoardo Perazzi, si scopre l'amore di questa donna per la
scrittura: le descrizioni minuziose di Firenze dopo una sua visita,
oppure l’amore per il suo cagnolino, York, che abbandona a malincuore ogni
volta che deve andare a New York. “Ci baciammo, piangemmo, ci facemmo promesse.
Ma non appena l’aereo decollò, mi sentii così libera, così leggera... non fu
difficile mettere fine alla commedia e rendermi conto che l’ultima cosa per cui
ero fatta era vivere con qualcuno: uomo, bambino, cane”
(http://www.booksblog.it/post/137844/la-paura-e-un-peccato-le-lettere-di-oriana-fallaci)