Lo scrittore è il perfetto menzognero: scrive bugie e riesce a farti credere che siano vere.

16/11/17

Paradiso e Inferno + Altro Liebster

Dopo una lunga e coraggiosa vita, un valoroso samurai giunse nell’aldilà e fu destinato al Paradiso.
Era un tipo pieno di curiosità e chiese di poter dare prima un’occhiata anche all’Inferno.
Un angelo lo accontentò.
Si trovò in un vastissimo salone che aveva al centro una tavola imbandita con piatti colmi di pietanze succulente e di golosità inimmaginabili.
Ma i commensali, che sedevano tutt’intorno, erano smunti, pallidi, lividi e scheletriti da far pietà.
-Com’è possibile?- chiese il samurai alla sua guida –Con tutto quel ben di Dio davanti!-
-Ci sono posate per mangiare, solo che sono lunghe più di un metro e devono essere rigorosamente impugnate all’estremità.- rispose l’angelo –Solo così possono portarsi il cibo alla bocca.-
Il coraggioso samurai rabbrividì.
Era terribile la punizione di quei poveretti che, per quanti sforzi facessero, non riuscivano a mettersi neppure una briciola sotto ai denti.
Non volle vedere altro e chiese di andare subito in Paradiso.
Qui lo attendeva una sorpresa.
Il Paradiso era un salone assolutamente identico all’Inferno!
Dentro l’immenso salone c’era un’infinita tavolata di gente seduta davanti ad un’identica sfilata di piatti deliziosi.
Non solo: tutti i commensali erano muniti degli stessi bastoncini lunghi più di un metro, da impugnare all’estremità per portarsi il cibo alla bocca.
C’era una sola differenza: qui la gente intorno al tavolo era allegra, ben pasciuta, sprizzante di gioia.
-Ma com’è possibile?- chiese stupito il coraggioso samurai.
L’angelo sorrise:
-All’Inferno ognuno si affanna ad afferrare il cibo e portarlo alla propria bocca, perché così si sono sempre comportati nella loro vita. Qui al contrario, ciascuno prende il cibo con i bastoncini e poi si preoccupa di imboccare il proprio vicino.-
Paradiso e Inferno sono nelle tue mani.
Oggi.
(La fiaba appartiene alla tradizione cinese. L’immagine invece appartiene all’almanacco di Frate Indovino, anno 2014 mese di febbraio.)




E per procedere col post, fioccano Liebster come fosse neve!
Questa volta devo ringraziare Shane e le ragazze del blog Semplicemente io Shane, che mi hanno nominata.
Parto col dire che non ho 11 blogger da nominare per procedere con questo premio (e anche se li avessi, non farei comunque una selezione, per me sono tutti importanti allo stesso modo), dunque chi vuole si pigli questo premio e risponda alle domande.

-Qual è il tuo libro preferito?
Quello che non ho ancora letto.

-Qual è il tuo hobby preferito?
Cucinare! No, scherzo, quello lo farei solo per avvelenare qualcuno. Direi, vista la mia professione, che magari è scrivere. Magari.

-Hai degli animali?
Certo.

-Dove ti piacerebbe vivere? Montagna o mare? O lago o città?
La verità è che dovrei vivere in un eremo. (grazie a Hugh Grant per la battuta)

-Qual è il tuo sogno nel cassetto?
Se lo dicessi, non sarebbe più tale.

-Credi nella magia?
Credo nell’energia universale.

-Se potessi avere un potere magico quale vorresti?
Ragazzi, domanda troppo complicata! Farei come il protagonista del libro “Domani le stelle”: nessun potere magico, ma una conoscenza infinita che mi permetta di sbarcare su un pianeta di gente senza istruzione e diventare il loro dio.

-In quale libro o film vorresti vivere?
Star Wars, nunc et semper.

-Quale personaggio storico ti piacerebbe conoscere?
Tanti, ma in primis il mio amato Giulio Cesare.

-Qual è il tuo cartone animato / anime preferito?
E ci risiamo, tanti anche qui! Però per rispondere ne metto due, di cui adoro principalmente i manga e poi gli anime: “Saint Seiya” di Masami Kurumada (si attende il remake di Netflix del 2018 con una certa qual trepidazione) e “Yami no Matsuei”di Yoko Matsushita.