Lo scrittore è il perfetto menzognero: scrive bugie e riesce a farti credere che siano vere.

02/11/17

Repo the genetic opera!

 
Visto che siamo ancora in tema Halloween, anche se in teoria oggi si celebrano i morti (ma a che ti serve celebrare un morto quando poi magari in vita lo hai disprezzato?), voglio parlarvi di un musical davvero cupo.
Ricordate il post sull’opera Il Re degli Elfi di Goethe?
Nei commenti la giovane Penny alias Sugar Free (qui il suo blog dove recensisce libri) ha citato un’opera chiamata Repo e io voglio presentarvela.

Repo, il cui titolo completo è “Repo: the genetic opera!” è un musical horror del 2008 diretto da Darren Lynn Bousman, basato sull'omonimo spettacolo teatrale di Darren Smith e Terrance Zdunich, e con un cast composto non solo da ottimi attori (Anthony Head, per citarne uno) ma anche da cantanti famosi come Sarah Brightman.

La trama dell’opera è la seguente: nel 2056 un'epidemia che colpisce gli organi sta uccidendo decine di milioni di persone, mettendo a rischio la sopravvivenza del genere umano. Mentre il panico dilaga e gli scienziati organizzano una massiva raccolta di organi per far fronte all'emergenza, una multimiliardaria azienda biotecnologica, la GeneCo, offre trapianti anche a chi non è abbastanza ricco da assicurarsi nuovi organi attraverso il pagamento rateizzato degli stessi.

Tuttavia, una clausola speciale di "ripossessione" incombe sui contraenti: a chi non riuscirà a far fronte alle rate, i repo men, assassini professionisti al soldo della GeneCo, riprenderanno con ogni mezzo gli organi trapiantati.

In questo mondo gotico e infernale si muovono i protagonisti della storia: Rotti Largo, proprietario della GeneCo, e i suoi tre figli; Terence il ladro di tombe; Shiloh e suo padre Nathan, ripossessore di organi e braccio destro di Rotti, al quale è legato da un tremendo segreto che coinvolge la defunta moglie Marnie.

Purtroppo il film non è in commercio in Italia, ma potete facilmente trovarlo in streaming (youtube ne offre una buona versione sottotitolata) e vi consiglio di vederlo perché è un’opera molto ben riuscita, intrigante e purtroppo poco nota.
Vi posto qui sotto il video di una delle mie canzoni preferite: