Lo scrittore è il perfetto menzognero: scrive bugie e riesce a farti credere che siano vere.

28/01/19

La società sguaiata

Sguaiato:
1-Che è privo di finezza, di decoro, di educazione: una ragazza sguaiata
2-Volgare, smodato: modi, discorsi sguaiati; risa sguaiate
(Dizionario di lingua italiana)

La società è sempre stata un po’ sguaiata, volgarotta (non nel senso di popolare ma nel senso di rozza e maleducata) e sgraziata.
Da quando l’uomo ha imparato a trasformare le sillabe in parole di senso compiuto il turpiloquio, la bestemmia e sua sorella la calunnia hanno iniziato a serpeggiare ovunque.

Se si dovesse dire quale caratteristica negativa spicca maggiormente nella società attuale, probabilmente dovremmo dare ragione a Johann Huizinga e dichiarare che il maggior vizio del mondo moderno è, dopo tutto, la volgarità.
La volgarità riassume e compendia tutte le altre caratteristiche negative: la superficialità, l’egoismo, il narcisismo patologico, l’arrivismo cialtrone, l’utilitarismo cinico, la brutalità e la mancanza di compassione.
La volgarità non è solo un fatto estetico, o anti-estetico: come avevano visto anche John Ruskin e William Morris, essa è anche il segno di un orientamento morale, una vera e propria malattia dell’anima, sia nel singolo individuo che nella società tutta.
La volgarità è anche forma, ma non solo forma: quando un importante uomo politico fa il segno del dito medio alzato durante un pubblico comizio, non è “solo” volgare; quando un critico d’arte inveisce con parole offensive contro l’interlocutore in un salotto televisivo, non è “soltanto” volgare; quando una attricetta da quattro soldi si dimena, piange, urla, insinua e sparla dei suoi compagni in un “reality”, non è “soltanto” volgare: tutti costoro, oltre che volgari, sono anche profondamente, intollerabilmente immorali.
(da un articolo del giornalista Francesco Lamendola, Arianna editrice)

La volgarità, questo crescendo odierno di atteggiamenti sempre più sbagliati, questi orrendi orpelli che dovrebbero far sembrare le persone “più toste”, “più cool”, sono frutto di cosa?
Semplice, di una società che si è evoluta sull’idea che un individuo possa essere felice raggiungendo nell’immediato  il massimo del proprio benessere, a dispetto degli altri e anche contro gli altri: senza una coscienza cui rendere conto, senza una norma universale da rispettare e senza un’istanza superiore (religiosa, politica o filosofica che sia) alla quale riconoscersi sottoposti.

Chi oggi vive ancora secondo una propria bussola interiore, chi fa ancora suoi concetti come rispetto, impegno, educazione, pazienza, semplicità, discrezione viene definito “freddo” o addirittura “superbo”.
Volete sapere la mia opinione?
Meglio essere tacciati di algidità e superbia piuttosto che riempire il proprio quotidiano (reale o virtuale) di bassezze morali, insulti, violenze e volgarità. 


19 commenti:

Gus O. ha detto...

Una descrizione minuziosa che può fare solo una scrittrice.
Vorrei aggiungere che la volgarità è una conseguenza della mancanza di rispetto verso il nostro prossimo.
Un abbraccio come quelli che fai a me.

Anonimo ha detto...

Huizinga rientrava tra i miei studi accademici, poi in seguito, terminata la scuola lo studiai per conto mio, lessi altro rispetto a ciò che piacque di Huizinga e venne sottolineato dalla professoressa che ce lo fece studiare.
Si la volgarità è una malattia dell'Anima, che colpisce in primis chi la esprime, e questa è solo una considerazione non una giustificazione ed è questione di individualismo egoista come tu stessa hai argomentato.
Buon inizio di settimana Francesca.

Francesca A. Vanni ha detto...

@Gus O.
Osservazione più che giusta, grazie per questa tua aggiunta.
Abbraccio super grande!

Francesca A. Vanni ha detto...

@Sciamanesimo Femminile
Io Huzinga l'ho scoperto da pochissimo, infatti sto piano piano entrando nel suo mondo.
Grazie a te per il commento prezioso e se vuoi dirmi altro su Huzinga scrivi, lo leggerò con piacere e molta curiosità.
Ti abbraccio.

Anonimo ha detto...

Allora posso permettermi di consigliarti il libro Homo Ludens, che è dissacrante e al contempo capace di indagare la comunicazione sociale attraverso l'analisi del gioco, che Huizinga vede come attività pre-culturale quindi appartenente alla natura tutta, e non solo umana, infatti gli animali giocano, davvero un bel libro, almeno per me :-), poi se lo leggerai mi fai sapere cosa ne pensi?
Io lo tengo come un oracolo, è nella mia biblioteca personale e lo conservo in modo scrupoloso confesso.

Olivia Hessen ha detto...

La società di oggi secondo me non è la migliore che l'uomo poteva creare e il fatto che sia creata sul non rispetto genera tutto il male possibile.
Per fortuna non tutte le persone sono marce dentro, ma ce n'è abbastanza per rendere questo mondo un posto non bellissimo.
Ciao!

Lucrezia Ruggeri ha detto...

Un tempo, quando il mondo era più civile, la reputazione era tutto ed essere persone oneste, leali e sincere era un punto d'onore.
Adesso invece sembra che essere pettegoli, irrispettosi e maleducati sia diventato "cool".
Personalmente non sono d'accordo, la penso proprio come te.
Complimenti per il post.

Melinda Santilli ha detto...

Brava Francesca, hai detto tutto tu.
Meglio essere riservati, a costo di sembrare davvero chiusi e freddi, piuttosto che dare un osceno spettacolo di sé pensando di essere divertenti e piacevoli.

Francesca A. Vanni ha detto...

@Sciamanesimo Femminile
Grazie, leggerò con piacere e curiosità questo libro.
Sei stata super carina a consigliarmelo, non vedo l'ora di entrare nel mondo di Huizinga (ce l'ho fatta, l'ho scritto giusto!).
Tanti baci.

Francesca A. Vanni ha detto...

@Olivia Hessen
Ecco perché è importante riconoscere chi sono per noi le persone buone, quelle capaci di amarci per come siamo e di guidarci nel cammino della vita.

Francesca A. Vanni ha detto...

@Lucrezia Ruggeri
Grazie tesoro, per fortuna che sei una persona molto intelligente e anche bella dentro!

Francesca A. Vanni ha detto...

@Melinda Santilli
Appunto, e nella blogsfera di persone del genere (sguaiate) ce ne sono fin troppe...

Sugar Free ha detto...

Non mi piacciono le persone maleducate, penso che siano come gli stupidi: una piaga da sdradicare, perché grazie a loro il mondo va sempre peggio.
Baci!

Buona lettura ha detto...

Cosa dire?
Condivido a pieno il tuo pensiero. Non c'è altro da aggiungere, la realtà purtroppo è proprio questa. Si è perso il rispetto per tutto e l'educazione, sia verso gli altri e sia quella civile.

Francesca A. Vanni ha detto...

@Sugar Free
Hai ragione, ecco perché l'educazione e la cortesia vanno usate come "armi" per fermare queste persone.
Baci anche a te.

Francesca A. Vanni ha detto...

@Buona Lettura
Infatti, ecco perché poi tante cose vanno male.

Farfalla Legger@ ha detto...

Ciao amica nuova. Innanzitutto grazie dell'invito ad entrare nel tuo blog, poi il mio nome vero è Anna, ma sul web sono più famosa come Farfalla Legger@ (non crederci al famosa, mi raccomando ahahahah), sono una diversamente giovane di quasi 66 anni ma mi piace tanto confrontarmi con i giovani, poi se parlano di libri ancor di più. Conoscere persone nuove arricchisce, almeno a me.
Vengo al post (io ho il difetto di parlare tanto quando mi trovo in un ambiente che mi piace, come il tuo).
Il tuo post mi fa riflettere su una mia esperienza personale capitatami proprio sui blog. Discussioni, litigi, volgarità, a tutto dire. Poi un giorno ho iniziato a provare disgusto per me stessa, perchè nella realtà difficilmente uso dire parolacce. Mi sono detta: "Ma cosa stai facendo Anna? Violenti il tuo essere per cosa, per chi? Non fai onore al tuo nick, perchè tanto legger@ non sei anzi..." Insomma mi sono svegliata, piano piano, anche faticosamente, sono rientrata nella mia normalità, nella mia essenza. Ed oggi posso dire che sono tornata me stessa, e sono tornata a rispettarmi soprattutto. Chi cade nella maleducazione, nella volgarità non soltanto non rispetta l'altro, ma neanche se stesso.
Scusami il commento lunghetto. Baciobacio siempre

Francesca A. Vanni ha detto...

@Farfalla Legger@
Bevenuta, Anna, e grazie anche per avermi detto come ti chiami :-)
Beh, non ti preoccupare se scrivi/parli tanto: io sono una scrittrice, quindi scrivere e parlare moltissimo è un "difetto" più che ben accetto.
Anzi, scrivi scrivi!
Detto questo, capisco la tua situazione perché purtroppo anche a me è capitata una bruttissima esperienza: giusto l'anno scorso sono stata presa di mira da due haters e dai loro amici e sono stata ingiustamente riempita di volgarità, di nomi e commenti osceni.
Ce n'è voluto di tempo, e di aiuto da parte delle autorità competenti, ma finalmente ne sono fuori.
E per questo motivo ancora di più sostengo che una rete, dei blog e dei social civili, educati, corretti e rispettosi sono il non plus ultra.
Ti auguro una bella domenica (quasi finita) e ci riscriviamo al prossimo post!
Baci anche a te!

Francesca A. Vanni ha detto...

@Farfalla Legger@
Ecco, scordavo.
Non sei diversamente giovane, sei giovane e basta!
Come diceva Seneca, l'età è solo quella della mente e dell'anima :-)