Buona domenica a tutti!
Prima di affrontare l'argomento del post, cosa ne pensate di conoscere un nuovo blog?
È un blog che parla di libri e la proprietaria, Giada, è una ragazza simpaticissima con una passione a dir poco sfrenata per la lettura ma anche per le serie tv.
Cosa ne dite, quindi, di fare un salto da Sussurri d'inchiostro?
Coraggio, visitate numerosi!
E adesso parliamo dell'argomento di oggi, i giudizi a stelline.
Prima di affrontare l'argomento del post, cosa ne pensate di conoscere un nuovo blog?
È un blog che parla di libri e la proprietaria, Giada, è una ragazza simpaticissima con una passione a dir poco sfrenata per la lettura ma anche per le serie tv.
Cosa ne dite, quindi, di fare un salto da Sussurri d'inchiostro?
Coraggio, visitate numerosi!
E adesso parliamo dell'argomento di oggi, i giudizi a stelline.
Da quando nella vita di tutti i giorni sono entrati negozi come Amazon,
blog e social media, la capacità di giudizio di migliaia di persone sembra
essersi ridotta a tante stelline.
Da cinque ad una, per essere precisi, oltre non si va.
Tutto viene giudicato con questo criterio: libri, opere d’arte, dischi,
film, ristoranti, hotel e qualsiasi altra cosa vi viene in mente.
A scapito di un metro di giudizio più approfondito e di ampio respiro.
Praticamente si è persa quella capacità analitica che invece le persone
dovrebbero possedere (soprattutto dopo anni di studio, magari) per non soffermarsi
alla superficie delle cose, in favore di valutazioni che lasciano il tempo che
trovano, spesso immotivate e comunque piuttosto ristrette.
Valutazioni che poi sono svilenti in generale ma soprattutto per tutte
quelle persone che si sono impegnate per concepire e creare un determinato
prodotto.
E che sono investite di un potere assoluto, come se bastassero poche o
tante stelline per decretare la fine o il successo di una cosa o di una
persona.
Ma quanto costa mettere da parte le stelline e tornare a ragionare con
la propria testa, ricordandosi che non esiste giudizio senza interpretazione e
che ogni giudizio è comunque personale e quindi inevitabilmente soggettivo e
anche un po’ imperfetto ma bello proprio per questo?
Ai posteri l'ardua sentenza (grazie Manzoni!).
Ai posteri l'ardua sentenza (grazie Manzoni!).