Lo scrittore è il perfetto menzognero: scrive bugie e riesce a farti credere che siano vere.

26/07/20

Basta con il gender libresco!

Si dice che il problema del gender non esista nel mondo dei libri, nel senso che tutti possono leggere tutto.
Ma è realmente così?
Purtroppo no.
Siamo nel 2020 ma tantissima gente, lettori, scrittori o editori che siano, è super convinta che “le donne devono leggere libri da donne” e “gli uomini devono leggere libri da uomini”.

Il che si spiega così: se sei donna devi leggere libri romantici, libri che parlano di shopping, libri che raccontano storie di donne “straordinarie”, libri gialli (al massimo), libri di cucina ma non di più.
Se sei uomo puoi leggere tutto, eccetto i libri per donne (tranne i gialli, quelli puoi leggerli).
L’anno scorso, giustappunto, la Newton Compton aveva pensato bene di pubblicare per la collana “I mammut” due libri: “I magnifici 7 capolavori per ragazzi” con copertina blu, “I migliori 7 capolavori per ragazze” con copertina rosa.

Mi dispiace, io non ci sto.
Per me genderizzare i libri è come genderizzare la società: un atto stupido figlio di pregiudizi antichi e ignoranti che vuole il maschio scevro da un insegnamento all’educazione sentimentale e immagina la donna come melensa e patetica ad ogni costo.
E questo anche nel mondo dei libri genera non pochi problemi: giusto per fare un esempio tanti lettori, anche al giorno d’oggi, disprezzano i libri di qualsiasi genere scritti da donne perché, appunto, sono scritti da donne e quindi sono per forza smielati.
Non parliamo poi dei libri LGBT: chissà perché se un libro ha due uomini o due donne per protagonisti, spesso viene debellato come se fosse figlio della Peste Nera.
Niente di più sbagliato.

I libri, di qualsiasi genere, se sono belli meritano di essere letti!
Basta con i libri per maschi e i libri per femmine!

Io stessa sono una lettrice e una scrittrice “anomala” per le regole del gender.
Non faccio distinzione sul sesso dell’autore di un libro, non amo i libri romantici, sin da bambina adoro il clangore delle spade, le astronavi, il sangue che scorre, l'assassino che ti aspetta dietro la porta, l’adrenalina, le gesta epiche degli eroi e non ho mai amato il colore rosa.
No, il mio colore preferito da sempre è l'azzurro.
E in merito ai libri di cucina, per me possono anche andare al macero perché non mi piace cucinare e non mi interessa farlo “in quanto donna”.
Che male c’è?

Dunque, vogliamo uscire da questo tunnel del gender libresco?
Vogliamo ricordarci che non esiste un libro sbagliato, purché lo si legga in completa autonomia?