Lo scrittore è il perfetto menzognero: scrive bugie e riesce a farti credere che siano vere.

08/08/20

Voglia di leggere?

Volete leggere nonostante il caldo?
Vi capisco, capita anche a me!
Così oggi vi propongo un romanzo giallo scritto dalla penna del mio amico Simone Censi del quale avevo già presentato Il garzone del boia.
I suo nuovo romanzo si intitola "Giallo Solidago":

“Ambientato nell'entroterra marchigiano, nel piccolo paesino di Borgo Alba dove la gente non ha altro da fare che annoiarsi e di noia morire, avviene un duplice omicidio alla stazione ferroviaria. Per un caso del genere serve un Commissario che sovverta l’ordine costituito: proviamo a rovesciare la partita, prendiamo il Commissario Morelli, un incapace, un vero inetto tanto che senza il suo aiutante Segapeli sarebbe perduto.
Rispetto a tutti gli altri suoi colleghi che si fermano a mangiare nei retrobottega dei ristoranti bevendo ottimi vini, lui mangia cibo cinese d’asporto che gli viene recapitato da un corriere con gli occhi a mandorla che non perde occasione di insultarlo, beve birra in lattina ed è fedele e innamorato della moglie che lo ricambia con profondo odio a causa del trasferimento in un commissariato sperduto e comunica con lei attraverso post it gialli appesi al frigo sempre vuoto. Senza metodo, maldestro, guascone, scorretto, sarà lui a risolvere il caso o forse sarà il caso a risolvere lui?”

Perché Giallo Solidago? Ero curiosa e ho chiesto a Simone Censi che è stato così gentile da rispondermi.
Giallo Solidago è una tonalità di giallo particolare, simile all'oro, e il Solidago è anche un fiore dalla forte resilienza che cresce spontaneo in mezzo alle erbacce.
L'autore ha scelto quindi come titolo Giallo Solidago per ribaltare le regole del giallo classico (definito Giallo Mediterraneo) e per porre l'accento sul carattere forte dei suoi personaggi.

Se siete interessati a leggerlo lo trovate in vendita nei migliori negozi internet fra cui Amazon.

A presto e godetevi questo video realizzato dal mio amico MesserMalanova con la famosa canzone "Eppure soffia", di Pierangelo Bertoli.


8 commenti:

fulvio ha detto...

Ciao Francesca amo leggere e volentieri leggo il Giallo italiano.
Questo autore non lo conosco ma sono sempre aperto alle novità.
Un abbraccio, fulvio

Francesco Abate ha detto...

Finalmente uno scrittore di gialli che inventa un protagonista diverso dagli infallibili e maledetti investigatori della letteratura moderna.
L'originalità merita sempre attenzione. Complimenti all'autore per il coraggio e a te per il post.
Baci.

Gus O. ha detto...

Francesca, dai sempre buoni consigli.
Un abbraccio.

Francesca A. Vanni ha detto...

@fulvio
Io di lui ho letto il romanzo storico Il garzone del boia.
Secondo me ha un gran bello stile, di quelli che non annoiano mai.
Se leggerai il libro, dimmi che ne pensi.
Ti abbraccio.

Francesca A. Vanni ha detto...

@Francesco Abate
E complimenti a te per l'interesse!
Ti abbraccio.

Francesca A. Vanni ha detto...

@Gus O.
Almeno sui libri spero di essere utile, sul resto prendimi con le pinze specie se si tratta di cucina!
Ti abbraccio.

La valigia di carta ha detto...

Ciao! Innanzitutto, complimenti per il blog dai contenuti davvero molto interessanti e ben presentati! Noi siamo Mary e Vale dal blog #lavaligiadicarta, anche noi parliamo di libri, e ci chiedevamo... ti va di scambiarci un follow? Grazie! 😊

Francesca A. Vanni ha detto...

@La valigia di carta
Buongiorno ragazze, scusate la mia tardiva risposta ma il blog era in vacanza virtuale.
Certo, accetto con piacere la vostra proposta e arrivo al volo sul vostro blog.
Vi abbraccio!