Lo scrittore è il perfetto menzognero: scrive bugie e riesce a farti credere che siano vere.

20/02/21

La gente che non legge

Oggi vi presento un post molto interessante, basato su un articolo che ho scovato in giro per il web.
L’articolo, dello scrittore Mario Pacchiarotti, riguardava l’incapacità di alcune persone di saper leggere.
Già perché fra leggere e saper leggere c’è una bella differenza e non sempre viene concepita.
In particolare mi ha colpito questo passaggio che cito qui:

“[…] mi sono convinto che la gente non legge perché non trova la cosa divertente, e spesso non si diverte perché non capisce quello che legge, non abbastanza da divertirsi. Insomma, per dirla più in breve: la gente non legge perché non sa leggere.

No, non è una provocazione, purtroppo è la pura verità. Non sto dicendo che le persone non siano in grado di leggere un testo semplice, di dominare quel livello basilare che permette loro di vivere, sto affermando che un numero rilevante, se non maggioritario, delle persone in questo paese non ha le capacità di godersi un libro scritto con un minimo di arguzia.

Sto dicendo che un giallo dagli intrecci complessi non è alla portata di tutti. Che un libro che abilmente sfrutti più livelli di lettura non sarà compreso nella sua interezza. Uno storico che ha alle spalle giorni e mesi di ricerca sarà apprezzato quanto quello che si inventa di sana pianta un’arma improbabile o colloca un personaggio in un ambiente estraneo o in un periodo errato. Un libro che utilizzi un linguaggio ricco e ricercato per scelta sarà abbandonato dopo poche pagine. Un racconto intriso di ironia sarà preso sul serio, frainteso e forse persino disprezzato. [...]

Un effetto collaterale di questa problematica è che anche molti lettori si trovano in situazioni intermedie e dunque privilegiano letture basilari, senza sottigliezze, tecnicamente povere, dove l’emozione gioca un ruolo dominante rispetto alla tecnica narrativa.”

Da scrittrice (e lettrice) non posso che trovarmi d’accordo con questo articolo, dato il sempre più crescente numero di persone che non leggono libri o se li leggono si lasciano influenzare dal numero di pagine (più breve è, meglio è, per intenderci) o da quanta “emozione” o “sesso” sia presente nel libro a discapito magari di un’ottima narrazione.

Voi lettori cosa ne pensate?


14 commenti:

Gus O. ha detto...

Puoi anche non recarti negli USA, ma se leggi libri che parlano degli americani
è possibile che la tua conoscenza possa allargarsi attraverso le pagine dei libri.
Un abbraccio Francesca.

fulvio ha detto...

Concordo con Mario Pacchiarotti, leggere e sempre facile ma capire gioire o emozionarsi con la lettura non è facile se non comprendi ciò che leggi.
Naturalmente la mia è una provocazione, i libri dovrebbero essere dotati, come i farmaci, di un foglio con le controindicazioni e la posologia.
Ciao Francesca, un abbraccio.
Fulvio

Lucrezia Ruggeri ha detto...

Leggere è un'attività seria e questo molti non lo capiscono.
Si limitano al colpo d'occhio, alla lettura superficiale e spesso non possiedono le giuste conoscenze per capire l'argomento a cui si avvicinano.
La grammatica poi gioca il suo ruolo: meno la si studia, meno si conosce la propria lingua, meno si sa leggere.
Tu faccio un rapido esempio pratico: se leggo in giro frasi come "un po di tempo" oppure "mi ha fatta ridere"... d'accordo, da questa gente non mi aspetto un alto livello di lettura e comprensione ma solo una grandissima ignoranza.
Baci.

Francesca A. Vanni ha detto...

@Gus O.
Sì ma il problema è che la maggior parte delle persone non legge, magari dà un'occhiata superficiale ma non legge, non approfondisce, non assimila e non comprende.
Ti abbraccio.

Francesca A. Vanni ha detto...

@fulvio
Qualcosa tipo "attenzione questo libro nuoce agli stupidi" non sarebbe male!
Ti abbraccio.

Francesca A. Vanni ha detto...

"Mi ha fatta"????
Ma chi è così ignorante da generalizzare il verbo non ausiliare in presenza del verbo avere come ausiliare?
Guarda preferisco non saperlo, lieta del fatto che la mia strada con cotale esempio di deficienza non si incrocerà.
Per il resto quoto totalmente il tuo commento.
Ti abbraccio.

Sugar Free ha detto...

"Sto dicendo che un giallo dagli intrecci complessi non è alla portata di tutti. Che un libro che abilmente sfrutti più livelli di lettura non sarà compreso nella sua interezza. Uno storico che ha alle spalle giorni e mesi di ricerca sarà apprezzato quanto quello che si inventa di sana pianta un’arma improbabile o colloca un personaggio in un ambiente estraneo o in un periodo errato. Un libro che utilizzi un linguaggio ricco e ricercato per scelta sarà abbandonato dopo poche pagine. Un racconto intriso di ironia sarà preso sul serio, frainteso e forse persino disprezzato."
Ma io faccio un applauso all'autore dell'articolo!
Lo dico da secoli che la lettura non è un affare da cretini, che bisogna avere una testa pensante e voglia di imparare.
Come dice Lucrezia, se un idiota scrive "mi ha fatta ridere", possiamo aspettarci che legga Saramago per esempio? Certo che no, magari scopiazza qualche recensione e la spaccia per sua per fare la figura del finto intellettuale.
Ottimo post!
Bacioni.

Melinda Santilli ha detto...

Il problema da te evidenziato è il risultato di un'educazione alla cultura assente.
Tutto superficiale, lasciato lì, e poi i risultati si vedono.
Ciao bella!

Olivia Hessen ha detto...

E vogliamo parlare di quando dicono di un autore "è troppo verboso" o "è complicato" solo perché non scrive frasi come "bella zia"?
Il livello di intelligenza media si è abbassato negli ultimi decenni, lo dice anche mia nonna che dall'alto della sua quinta elementare legge libri che certa gente oggi se li sogna.
Baci.

Francesca A. Vanni ha detto...

@Sugar Free
Mi alzo in piedi e ti faccio un applauso.
Ti abbraccio.

Francesca A. Vanni ha detto...

@Melinda Santilli
Si vedono già quando uno scrive "vado a lavoro", figuriamoci sul tema della lettura.
Ti abbraccio.

Francesca A. Vanni ha detto...

@Olivia Hessen
I nostri nonni, e chi è venuto prima di loro, possiedono una cultura che purtroppo oggi molta gente se la sogna.
Ti abbraccio.

Joanna ha detto...

Sono sempre stata dell'idea che un libro salverà il mondo, uno stupido invece lo rovinerà.
Buona domenica.

Francesca A. Vanni ha detto...

@Joanna
Concordo, anche il più "brutto" dei libri può cambiare il mondo.
Ti abbraccio.