Può essere di carta o digitale, illustrato oppure no.
Può raccontare una storia o illustrare una teoria, può spiegare una ricetta o mostrare un’opera d’arte.
Una sola cosa è certa: da quando è nato il libro, l’umanità è cambiata.
E poteva mancare questa parola nel blog di una scrittrice? Certo che no!
La radice della parola libro viene dalla parola latina liber.
E qui casca l’asino, perché molte persone affermano che liber vuol dire libero e quindi libro deriva da libero.
No, è sbagliato. Romantico ma pur sempre sbagliato.
L’accusativo della parola liber intesa come libero è liberum.
Niente a che vedere con liber, librum da cui deriva libro.
Può raccontare una storia o illustrare una teoria, può spiegare una ricetta o mostrare un’opera d’arte.
Una sola cosa è certa: da quando è nato il libro, l’umanità è cambiata.
E poteva mancare questa parola nel blog di una scrittrice? Certo che no!
La radice della parola libro viene dalla parola latina liber.
E qui casca l’asino, perché molte persone affermano che liber vuol dire libero e quindi libro deriva da libero.
No, è sbagliato. Romantico ma pur sempre sbagliato.
L’accusativo della parola liber intesa come libero è liberum.
Niente a che vedere con liber, librum da cui deriva libro.
Il liber cos’è, allora? È la parte interna della corteccia dell’albero che, dopo un lungo processo di laminazione e disseccamento, veniva usata come materia prima per la creazione di fogli.
Il nome poi è stato traslato in senso generale per parlare, giustamente, delle opere create dagli scrittori.