Lo scrittore è il perfetto menzognero: scrive bugie e riesce a farti credere che siano vere.

18/03/23

Quelli che non pensano (versi liberatori scorretti)

Quelli che la parola io è la sola esistente.
Quelli che hanno il vuoto in testa.
Quelli che la cultura è un optional.
Quelli che non conoscono l’educazione.
Quelli che hanno sempre ragione loro.
Quelli che ipse dixit.
Quelli che è giusto ciò che è sbagliato.
Quelli che devono attaccare bottone.
Quelli che fanno una domanda
Quelli che la politica è come giocare a Risiko.
Quelli che la guerra c’è solo nel paese con la U.
Quelli che la vita val bene un’apericena.
Quelli che per un like val bene vendersi.
Quelli che Sanremo è Sanremo.
Quelli che "come stai" è solo un proforma.
Quelli della morale a comando.
Quelli che promettono ma non mantengono.
Quelli che mollo tutto ma tornano sempre a rompere.
Quelli che hanno sempre qualcosa in canna.
Quelli che hanno una sola parte del corpo, la sinistra.
Quelli che invece ne hanno un’altra, la destra.
Quelli che parlano per frasi fatte.
Quelli che infilano arcobaleni ovunque.
Quelli che i bambini non sono bambini.
Quelli delle condoglianze mediatiche che fanno trend.
Quelli che hanno i grilli, ma non per la testa.
Quelli che il verde non è solo un colore.
Quelli che hanno bisogno delle crisi per vivere.
Quelli dei sentimenti a comando.
Quelli che straparlano.
Quelli che benpensano.
Quelli che non pensano.
(Francesca A. Vanni)


15 commenti:

Gus O. ha detto...

Quel tipo di pensare porta un Paese a scegliere governi di cartapesta.

❀~ Simo ♥~ ha detto...

Riflessivo post
ciao

alberto bertow marabello ha detto...

E facendo i conti, non sono nemmeno così pochi

decliviodomani ha detto...

Elenco molto emblematico di tante cose e comportamenti che proprio non sopporto nella nostra società. Brava, li hai elencati in modo oserei dire perfetto.
Un salutone e alla prossima

Olivia Hessen ha detto...

BUM!
Ecco qui la vera scrittrice, quella che mette nero su bianco anche cose scomode senza curarsi del parere di certi lettori con la puzza sotto il naso e la coda di paglia.
Ho adorato questi tuoi versi con determinati riferimenti, più o meno velati.
Hai fatto bene.
Bellissima anche la canzone, erano anni che non la sentivo.
Baci

Francesco Abate ha detto...

Dalla poesia deduco che eri arrivata alla saturazione. La poesia è un ottimo sfogo, per fortuna.

Un abbraccio.

alberto bertow marabello ha detto...

Non ne hai lasciati poi molti, vero Francesca?
io, non vorrei vantarmi, ma mi sa che rientro almeno in un paio di categorie
😀
Carina però.
Brava

Francesca A. Vanni ha detto...

@Gus O.
Infatti, ed è molto preoccupante.
Ti abbraccio

Francesca A. Vanni ha detto...

@Simo
Mi fa piacere rileggerti!
Ti abbraccio

Francesca A. Vanni ha detto...

@alberto bertow marabello
Parafrasando il Vangelo, io azzarderei che sono una legione.
Ti abbraccio.

Francesca A. Vanni ha detto...

@decliviodomani
Avevo bisogno di levarmi alcuni sassolini dalle scarpe, sono felice però di sapere di non essere la sola a non sopportare certe cose.
Ti abbraccio

Francesca A. Vanni ha detto...

@Olivia Hessen
Se un giorno dovessi scrivere cose simpatiche e comode, smetterò di scrivere.
Penso che lo scrittore debba rompere il ca**o per natura, sennò come fa a stimolare il pensiero?
Ti abbraccio

Francesca A. Vanni ha detto...

@Francesco Abate
Hai fatto centro, ero al limite dell'umana sopportazione.
È la prima poesia che scrivo, grazie per averla apprezzata.
Ti abbraccio

Lucrezia Ruggeri ha detto...

Più che un sassolino, ti sei levata una montagna dalle scarpe e hai fatto decisamente bene.
Fra l'altro sono persone che pure la sottoscritta non tollera proprio.
Baci.

Francesca A. Vanni ha detto...

@Lucrezia Ruggeri
Non tollerare molte delle persone che ho citato è sintomo di intelligenza, quindi vanne fiera.
Ti abbraccio.