Prima o poi arriva per tutti.
È equa, come il wc: davanti a lei siamo tutti uguali.
È la morte, l’inizio di un nuovo ciclo e la fine di uno vecchio, la signora con la falce, la bella dama senza pietà.
Ma da dove viene questa parola?
Tutti noi pensiamo, giustamente, che derivi dal latino mors, mortis.
Fin qui ci siamo.
La radice mor della parola mors affonda tuttavia le sue radici in lingue più antiche.
Bisogna infatti risalire al sanscrito e alla parola mar che non vuole dire “mare” ma “morte”.
È equa, come il wc: davanti a lei siamo tutti uguali.
È la morte, l’inizio di un nuovo ciclo e la fine di uno vecchio, la signora con la falce, la bella dama senza pietà.
Ma da dove viene questa parola?
Tutti noi pensiamo, giustamente, che derivi dal latino mors, mortis.
Fin qui ci siamo.
La radice mor della parola mors affonda tuttavia le sue radici in lingue più antiche.
Bisogna infatti risalire al sanscrito e alla parola mar che non vuole dire “mare” ma “morte”.
Questa parola è passata all’aramaico dove la troviamo in due eccezioni: la contrazione mr e la parola mārā che ha dato origine al nome Marta (per chi non lo sapesse, è il mio nome vero) che significa, appunto, la morte (spesso traslato come "la signora che domina il mondo").
A titolo personale, faccio un appunto: Marta è un nome unico.
Piantatela di dire che è il femminile di Marco oppure che deriva da Maria o Mara, o che c’entra con Martina (che mi sta pure sulle palle come nome).
Rispettate l’origine del nome e il suo significato.
Grazie!