Lo scrittore è il perfetto menzognero: scrive bugie e riesce a farti credere che siano vere.

06/10/23

INV #4: Morte

Prima o poi arriva per tutti.
È equa, come il wc: davanti a lei siamo tutti uguali.
È la morte, l’inizio di un nuovo ciclo e la fine di uno vecchio, la signora con la falce, la bella dama senza pietà.
Ma da dove viene questa parola?

Tutti noi pensiamo, giustamente, che derivi dal latino mors, mortis.
Fin qui ci siamo.
La radice mor della parola mors affonda tuttavia le sue radici in lingue più antiche.

Bisogna infatti risalire al sanscrito e alla parola mar che non vuole dire “mare” ma “morte”. 
Questa parola è passata all’aramaico dove la troviamo in due eccezioni: la contrazione mr e la parola mārā che ha dato origine al nome Marta (per chi non lo sapesse, è il mio nome vero) che significa, appunto, la morte (spesso traslato come "la signora che domina il mondo").

A titolo personale, faccio un appunto: Marta è un nome unico.
Piantatela di dire che è il femminile di Marco oppure che deriva da Maria o Mara, o che c’entra con Martina (che mi sta pure sulle palle come nome).
Rispettate l’origine del nome e il suo significato.
Grazie!

13 commenti:

Gus O. ha detto...

La morte arriva per tutti.
E' l'unica certezza della nostra vita.
Abbraccio.

Giovanni ha detto...

Posso solo dire interessantissimo quello che scrivi.

decliviodomani ha detto...

Interessante questo post. Sia per l'origine della parola stessa (ottima la ricerca che hai fatto) sia per il fatto che a diverse latitudini, diverse tradizioni e diverse religioni la morte viene vista come un passaggio naturale ad un altro stato dell'Essere.

Ormai da qualche anno a questa parte la paura della morte si fa sentire sempre di più, e lo capisco bene. Ma in fin dei conti c'è una realtà ineluttabile: tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Come dicevo è nella natura delle cose.

Ma capisco anche (e capisco bene) che nella natura delle cose c'è anche la nostra natura emotiva che gioca un suo ruolo non da poco.

Anch'io oggi ho postato qualcosa sulla morte

Un salutone e alla prossima

Olivia Hessen ha detto...

Brava!
Io ho lo stesso problema con il mio nome, Olivia, e capisco perché girano gli zebedei.
Mi è piaciuta molto la canzone di Branduardi (a me ignota).
Baci!

alberto bertow marabello ha detto...

Sempre interessante trovare l'origine delle parole.
E poi, come dicevano gli antichi: testicula tacta omnia pericula fugata 😅
Un abbraccio

Anonimo ha detto...

Ciao Francesca,
molto bella questa tua ricerca, ammetto che anche io credevo che Marta fosse collegato a Marco... vedi, pure in tarda età si impara.

Ti avviso: la pedo del sud ha ricominciato con la sua campagna contro di te, l'altro giorno ha girato a un blogger il post del 2018 dove ti ha insultata insieme al pedo abruzzese.

Un saluto,
Gianni.

Francesca A. Vanni ha detto...

@Gus O
Poco ma sicuro, è il ciclo dell'universo.
Ti abbraccio.

Francesca A. Vanni ha detto...

@Giovanni
Sei troppo gentile, grazie di cuore.
Ti abbraccio.

Francesca A. Vanni ha detto...

@decliviodomani
Penso che temere la morte non faccia bene perché, in fondo, fa parte di noi.
Certo, occorre un lungo percorso per accettare che un giorno non ci saremo più, non è una cosa da cinque minuti e via!
Grazie del commento, passo da te.
Ti abbraccio.

Francesca A. Vanni ha detto...

@Olivia
Sono contenta di averti fatto scoprire una canzone che non conoscevi.
Magari un giorno farò una ricerca sul tuo nome!
Ti abbraccio.

Francesca A. Vanni ha detto...

@alberto bertow marabello
Grandissimo!!!!
Giuro che sto ancora ridendo come una matta, ma hai ragione al cento per cento!
Una toccatina laggiù (toccata alla tetta alternativa per le donne) non guasta mai.
Ti abbraccio.

Francesca A. Vanni ha detto...

@Gianni
Sapere di non sapere è il primo passo per imparare, almeno Socrate diceva così.
Sì, so cosa quella tizia combina, ho le mie fonti che riferiscono.
Che si diverta pure a inventare fesserie, sputare veleno e passare il suo post come se fosse la parola del Signore: tanto la calunnia si smaschera da sola.
E poi sai che ti dico?
Che lei e quell'altro sono come le deiezioni, le butti nel wc e tiri l'acqua così finiscono dove meritano.
Il mio solo errore è stato quello di pensare che valesse la pena dedicargli il mio tempo: fa niente, sbagliando si esperisce.
Ti abbraccio.

Lucrezia Ruggeri ha detto...

Bellissima disamina, mi è piaciuta molto!
Il tuo nome vero ha un bellissimo significato, portalo con fierezza.
Un bacione!