Lo scrittore è il perfetto menzognero: scrive bugie e riesce a farti credere che siano vere.

08/09/23

Aristotele e il suo piedistallo

Quanto costa dare ragione a un’altra persona?
È inutile dirlo, a tutti nella vita piace avere ragione: è quel lato narcisista del nostro ego che rischia di emergere, se non siamo stati educati all’essere umili e se non abbiamo fatto davvero nostra la famosa filosofia di vita di Socrate che sapeva di non sapere.
Ma se uno ha imparato cosa vuol dire essere umili, se sa che il confronto può essere un'occasione di crescita interiore, se sa di non essere un'enciclopedia su due gambe, è capace di riconoscere quando ha torto su qualcosa.

Eppure non è sempre così.
Esistono persone che pretendono sempre di avere ragione, anche quando i dati di fatto gli danno contro, anche quando la verità è talmente palese che in confronto l’elefante nella stanza è piccolo come una briciolina.
E quando si dimostra loro di avere ragione, queste persone reagiscono molto male: si può passare da un semplice atto di superbia del tipo “sì ma tanto non è vero, è solo la tua opinione” a veri e propri attacchi da hater.

Questo comportamento si chiama Sindrome di Aristotele e l’origine è semplice.
Aristotele era l’allievo migliore di Platone (come dire, allevare serpi in seno porta sempre a pessime conseguenze).
Quando Aristotele aprì la sua scuola, arrivò a fondare teorie del tutto opposte a quelle del suo mentore e alla fine affermò che Platone non sapeva nulla e aveva torto su tutta la linea. Gioco forza che gli psichiatri scelsero per questa sindrome filo narcisista il nome del famoso filosofo.
Chi soffre di questa sindrome pensa di sapere tutto, spesso usa le sue origini, il suo titolo di studio, il suo lavoro o il suo genere sessuale per far pesare la sua verità che non corrisponde mai a quella oggettiva.
Vedono l’altro come un nemico da battere a ogni costo, anziché come una risorsa con cui confrontarsi per crescere.
Avere ragione per queste persone è vitale, è la massima gratificazione di se stessi.
Non sono capaci di ascoltare il prossimo, vantano sempre innumerevoli conoscenze in ogni campo, comunicano in modo aggressivo e ossessivo fino a quando non gli viene riconosciuta la ragione che pretende di avere.
Se ciò non accade, passano alle maniere forti (verbali o fisiche) per ottenere ciò che vogliono.

Cosa fare?
Lasciar perdere questo genere di persone è la sola, unica via da percorrere.
Non tutti hanno l’umiltà di riconoscere la propria ignoranza in merito a qualcosa, il proprio torto, e fare tesoro di essi per migliorare.
Queste persone sono veleno, come i narcisisti. Ecco perché si dice che la ragione sta sempre dalla parte degli scemi: come lo si può chiamare uno che pretende sempre di avere ragione?
Ricordiamo insieme il sommo Dante: non curiamoci di loro, ma guardiamo e passiamo oltre.



22 commenti:

Gus O. ha detto...

Avere costantemente bisogno di dimostrare chi si è e cosa si fa nella vita significa non bastarsi. Spesso le persone affette da questa sindrome non vedono al di là del proprio naso e si servono degli altri solo per sentirsi migliori ed in pace con sé stessi.
Abbraccio.

Francesca A. Vanni ha detto...

@Gus O.
Hai ragione, fra l'altro quando mi capita per disgrazia di discutere con questo genere di persone devo proprio lasciar perdere perché la loro saccenza ha il potere di farmi perdere la pazienza e io non amo essere scortese.
Ti abbraccio!

Giovanni ha detto...

Filosoficamente non metto lingua.
Traduco in gergo molto popolare ..........Anche il piedistallo è solo apparenza. Ma il mio commento è rivolto ........a questi signori che vivono di apparenza.

Anonimo ha detto...

A volte penso sia soltanto cattiveria gratuita... piu' che saccenza, solo per giustificare a se stessi quanto uno è bravo 🤔

Olivia Hessen ha detto...

Con la frase di Dante hai detto tutto.
Persone del genere sono più fastidiose di un'emorroide.
Baci

Anonimo ha detto...

Mio nonno mi diceva sempre che la ragione si da ai fessi. I malati di "ho sempre ragione io" prima o poi cadono dal piedistallo e quando cadono si fanno molto male!
C.T.

Anonimo ha detto...

Ma per caso hai letto una discussione fra me e quella giornalista del Corriere della Ser(v)a che siccome sono avvocato anti green pass (e anti stronzate in generale) mi viene a rompere i marroni ogni cinque minuti con le sue presunte e infondate ragioni?
No perché questo post sembra dipinto su di lei!
Ciao, Marco di Twitter

Melly ha detto...

Questo è il risultato della profezia sociale di Andy Warhol: prima i 15 minuti di gloria mediatica, ora la gente che si crede portatrice di verità assoluta.
Fra l'altro che diritto hanno queste persone di credersi sempre nel giusto?
Nessuno.
TSO per questi imbecilli.
Ciao!

Anonimo ha detto...

Un set di figurine di casi umani di cui si potrebbe fare davvero a meno.
Che vuoi farci, più sono fessi e più pretendono di avere ragione.
Buona giornata da Gianni (MeWe)

Mondo in Frantumi ha detto...

Penso che i social abbiano peggiorato le cose: quando ci sono milioni di persone pronte a tagliarti i panni addosso al minimo errore, negare anche se consapevole dell'errore diventa quasi una strategia di sopravvivenza.

Francesca A. Vanni ha detto...

@Giovanni
E purtroppo coloro che vivono di apparenza sono molti.
Ti abbraccio

Francesca A. Vanni ha detto...

@Anonimo
Nel caso che ha ispirato questo post era quel genere di saccenza atto a giustificare la propria ignoranza.
Del tipo "ti faccio vedere che so qualcosa anche se non so un piffero".
Firmati pure se ripassi di qui!
Ti abbraccio.

Francesca A. Vanni ha detto...

@Melly
È come la questione Vannacci.
C'è il diritto di libera espressione in questo paese? Ancora sì, visto che Parlamento e Senato non hanno cancellato la Costituzione.
Eppure il Generale non può dire ciò che pensa, e chi lo appoggia difendendo il diritto di libero pensiero diventa in automatico omofobo, razzista, fascista e stupido in nome dei "portatori di assolutà verità".
Se spiegassimo loro il relativismo assoluto, capirebbero?
Ti abbraccio.

Francesca A. Vanni ha detto...

@Gianni
Io speravo di averli finiti, i casi umani.
Invece è appena arrivato l'album delle figurine gold, ne ho giusto due da appiccicare sopra.
Ti abbraccio.

Francesca A. Vanni ha detto...

@Mondo in Frantumi
Mancanza di umiltà, uno dei difetti peggiori di questo millennio.
Ti abbraccio.

Francesca A. Vanni ha detto...

@Olivia Hessen
Mi tengo buona la tua frse per altre occasioni!
Ti abbraccio.

Francesca A. Vanni ha detto...

@C. T.
Anche a me dicevano che la ragione sta dalla parte degli stupidi.
Quando hai a che fare con gente saccente è vero.
Ti abbraccio.

Francesca A. Vanni ha detto...

@Marco
Bene, vedo che anche tu hai la tua figurina gold dei casi umani!
Ignorala, prima che ti venga un'ulcera.
Ti abbraccio.

Elettra R. ha detto...

La ragione non sta mica dalla parte dei ciglioni?
Guarda, tanto per dirtene una: un mio amico ha discusso con un collega su delle fatture a 60 su 90.
Quello sosteneva di avere ragione perché lui sapeva e alla fine, alla verifica fiscale, è uscito fuori che aveva ragione il mio amico.
A essere pirla ci vuole poco, giusto quel po' di saccenza fastidiosa (quella che in astrologia hanno Vergine e Capricorno, tanto per dire).
Ciao!

Francesca A. Vanni ha detto...

@Elettra R.
Bentornata!
L'esempio che hai portato si spiega da solo, non c'è da aggiungere altro.
L'astrologia, lo dico sempre, è un gioco psicologico ma spesso ci azzecca pure: tutte le persone che ho conosciuto, della Vergine o del Capricorno, sono dei saccenti spaccapalle a oltranza.
Quelli che gli tireresti giù i denti con la sacra mazza dell'umiltà per fargli capire che al mondo esistono anche gli altri, e pure loro possono avere ragione.
Ti abbraccio.

Giancarlo ha detto...

Buon fine settimana.

Francesca A. Vanni ha detto...

@Giancarlo
Altrettanto!