Lo scrittore è il perfetto menzognero: scrive bugie e riesce a farti credere che siano vere.

29/01/25

Il Giorno della Memoria non Selettiva

C’è un giorno particolare, il 27 gennaio, il Giorno della Memoria Selettiva.
Un solo popolo, in tutto il mondo, si arroga il diritto di essere ricordato per il male che ha dovuto subire.
Uno solo.
Strano, quando ho scritto il mio romanzo La lunga strada verso te, mi pareva di avere ricordato molto più di un solo popolo nella mia prefazione.
Eppure...

Facciamo in un modo diverso, allora.
Pensiamo a un vero Giorno della Memoria, che valga per ogni singolo giorno dell’anno.
E chi ricordiamo?

Gli ebrei? Certo, ma quelli che sono davvero morti nei lager e non quelli che sterminano altri popoli o che stanno al Parlamento a prendere i soldi dei contribuenti (soldi che non si meritano).
E poi?
Aspettate che ho una mezza idea...

-le popolazioni precolombiane, a partire dai nativi americani per scendere verso i popoli meso e sudamericani
-i monaci tibetani
-i cambogiani sterminati dagli Khmer rossi
-i kosovari
-i rom
-i curdi dell’Anfal
-i Desaparecidos di cui oggi non si sa ancora niente
-le vittime di ogni dittatura
-le vittime di ogni attentato terroristico
-le vittime della Santa inquisizione
-le vittime dello Scisma anglicano
-i cristiani massacrati in Giappone e nei paesi orientali
-le vittime del genocidio in Ruanda e in Darfur
-gli armeni sterminati tuttora
-gli assiri e i greci del Ponto
-le vittime delle infinite guerre nei Balcani
-gli Herero e i Nama
-le vittime dell’apartheid
-i guatelmatechi
-i Maori, costretti a vivere nelle riserve come i cugini americani
-tutte le persone LGBT che anche oggi sono discriminate e, in alcuni paesi, uccise (e non sono quelle che se ne vanno al Pride con il boa di struzzo addosso)
-i russi del Donbass, colpiti dai “poveri” ucraini

Ce ne sono altri?
Credo proprio di sì, ho citato solo quelli che la mia mente ricorda ma, sapendo bene quante risorse spende il genere umano per autodistruggersi, so che ci sono ancora tante persone da ricordare. E alla lista aggiungo anche delle categorie a menzione speciale:

-i palestinesi, massacrati dal “popolo eletto”
-ogni singolo animale sterminato per “l’arte della caccia”, la “scienza” o perché un bipede si sente in dovere di fargli del male
-i disabili giudicati indegni di vivere
-tutte le persone che, loro malgrado, sono condannate a morte e poi viene dimostrata a posteriori la loro innocenza
-chi muore ancora oggi di fame e stenti
-le vittime della malasanità
-le vittime della dittatura del Covid, che sono perite per un finto vaccino letale o che sono discriminate da anni perché non si sono piegate ai diktat
-ogni singola donna dalla notte dei tempi fino all’eternità
-ogni singolo bambino dalla notte dei tempi fino all’eternità

Ecco, direi che se cominciamo a pensare in questo modo allora si può considerare un vero Giorno della Memoria.