Oggi di che parliamo? Di cucina, come suggerisce il titolo del post.
Capita sovente, almeno a me, di sentirmi porre domande sciocche.
Capita sovente, almeno a me, di sentirmi porre domande sciocche.
Letteralmente sciocche, come “perché scrivi?” (e che ne so, ci sono
venti miliardi di ragioni e magari nessuna è quella giusta)
oppure “come fai a scrivere? (con le mani, guarda un po’) oppure “lei è in fila
o sta aspettando?” (ascolta, sono tre ore che sto mettendo radici in questo ufficio postale,
vedi tu...).
Una di queste domande sciocche riguarda un argomento per me complicato, la cucina.
Mi si chiede spesso "come, sei donna e non cucini?".
No, non cucino.
Mi si chiede spesso "come, sei donna e non cucini?".
No, non cucino.
Non sono Benedetta Parodi, tanto meno aspiro a fare la food blogger (io
sono una food gnamming, semmai) o sperimentare ricette alla Master Chef.
Io quando vedo i fornelli cambio stanza, se cucino è solo perché sono
in casa da sola e non voglio morire di fame visto che il mio fornitore di sushi di fiducia magari è chiuso.
Conosco i piatti della sopravvivenza, di recente ho anche preparato la mia prima torta e per miracolo è venuta bene, ma se posso evitare di cucinare tanto meglio.
Al che, ecco la fatidica domanda: “come, sei donna e non cucini?”.
No, sono donna e non mi piace cucinare.
Dov’è lo scandalo?
Non chiamatemi “donna millennials” in quanto ho superato i trenta e non
sono una di quelle minorenni che se ne vanno in giro col cellulare in mano e la
testa fra le nuvole.
Semplicemente non amo cucinare, la cosa ha per me lo stesso interesse
che può avere la musica per una persona sordomuta.
Così, quando parlo della mia non passione per i fornelli, iniziano i
discorsi pieni di sensi di colpa: se non ami cucinare rifiuti la tua natura
femminile, non vuoi dare e accudire, non sai prenderti cura degli altri, sei
pigra, temi il giudizio altrui.
Che noia!
Che noia!
Poi, per fortuna, ho trovato questo fantastico decalogo semiserio delle qualità
delle donne che come me odiano stare ai fornelli e che condivido con infinito
piacere!
1.Una donna che non sa cucinare e
non vuole imparare evidentemente rifiuta l’idea di doverlo fare solo per il
terrore di essere giudicata o perché la propria famiglia possa
lamentarsene: è una donna che non teme i giudizi e i pregiudizi, tanto meno ha
paura di mostrare le sue (mancate) inclinazioni, né di essere sé
stessa senza rinnegare quegli aspetti che agli altri appaiono come
difetti.
2.Da una donna che non sa
cucinare puoi sempre aspettarti una risposta del tipo: «forse io non so
cucinare, ma perché tu sapresti costruire una casa?». Di sicuro non le
mancherà il senso dell’umorismo.
3.Nella casa di una donna che non
sa cucinare non mancherà mai tutto ciò che potresti desiderare quando hai
quel leggero languorino che non è fame ma «voglia di qualcosa di
buono» (cit.). Una donna che non sa cucinare riempirà la tua casa di junk
food, di gelati e surgelati, di dolci, di drink e di tutto ciò che può
allietare le tue serate a base di divano e maratone di film, libri o serie tv.
In definitiva, l’incapacità di cucinare può essere propedeutica
per le attività culturali più piacevoli.
4.Una donna che non sa
cucinare ha molto più tempo libero a disposizione da dedicare a sé stessa
e agli altri, può coltivare innumerevoli altre passioni, sviluppare
interessi che non sapeva di avere, dare sfogo alla propria fantasia e lasciarla
libera di spaziare tra le attività più svariate, da quelle più intelligenti al
puro sollazzare.
5.Una donna che non sa cucinare
non è detto che non sappia mangiare. Sicuramente saprà ordinare benissimo al
ristorante e magari scegliere perfino i vini, saprà sbizzarrirsi nella scelta
dei piatti e degli accostamenti, ne farà di bizzarri ed originali: con lei a
tavola non ci sarà da annoiarsi. Allo stesso modo, non è detto che non sappia fare
la spesa: una donna che non sa cucinare probabilmente avrà bisogno di più cose
rispetto alla massaia perfetta e farà girare l’economia più di molti
altri. Sta a vedere che l’incapacità di cucinare salverà il PIL.
In definitiva, non è detto che
una donna incapace di cucinare semplicemente si stufi
di dedicare le sue giornate a lavare piatti o caricare la
lavastoviglie.
Magari è così, ma magari
preferisce impiegare il suo tempo altrove e in altra maniera, dedicarsi a sé
stessa e alle persone in modo diverso.
Magari apprezza la cucina a tal
punto tale da non cimentarsi in qualcosa in cui non sarebbe all’altezza
delle proprie stesse aspettative.
Magari è davvero più intelligente
della media.
35 commenti:
Incredibilmente piena di fascino questa ragazza.
Abbraccio Francesca.
ciao anch'io non amo cucinare. A casa cucino però non perdo ore e ore ai fornelli. Preferisco utilizzare il tempo in altro……..vuoi mettere per esempio una bella passeggiata con will invece di stare ore e ore in casa a cucinare….io preferisco questo.
A me piace cucinare, però non ho mai pensato che fosse solo una prerogativa di noi donne o un obbligo "in quanto donne".
Penso sia una cosa troppo di gender, e se a una donna non piace o non va di cucinare che male c'è?
Piuttosto, continua a scrivere libri che quello ti riesce benissimo!
Baci!
Ciao Francesca,
sono passata a salutarti e ringraziarti per essermi stata vicino in questo momento per me così difficile.
Presto tornerò di nuovo a commentare.
bellisimo post! pensa,a me non piace il pesce,la domanda piu comune .."ma neanche il tonno in scatola ?".. la risposta mia "cosa è il tonno ?".. "un pesce..." . "ecco." XD ! ew :)
Un punto di vista interessante da raccontare a qualche donna ,madre, con figli e marito famelici due volte al giorno...
Un caro saluto.fulvio,maschio che ama cucinare.
Ciao cara.
Che significa "“come, sei donna e non cucini?” ???
Solo le donne cucinano? Gli uomini no? Mio marito cucina ed è più bravo di me. Ci mette tutta la sua sapienza, io, invece, spesso lo faccio meccanicamente.
Mi piace il numero 4 del tuo decalogo. E' quello che faccio io quando cucina la mia dolce metà. ;-)
Abbraccio siempre cara <3
PS Ho trovato il libro!
@Gus O.
Grazie, sei davvero troppo tenero :-)
Ti abbraccio!
@RobbyRoby
Appunto, ma vuoi mettere?
E poi Will val più di mille fornelli!
@Lucrezia Ruggeri
Purtroppo certi pregiudizi son duri a morire, ma spero che la tua generazione cambi qualcosa in positivo.
Tranquilla, non smetterò mai di scrivere!
@Elettra R
Tesoro, non preoccuparti di bloggare o commentare.
Vivi con calma questo duro momento, e ricorda che non sei sola.
Ti abbraccio.
@electricwave
Come la storia del pollo, credo che un buon 80% della popolazione mondiale pensi che il pollo non sia carne.
Ma perché?
@Fulvio
Vedi, tu ami cucinare e sei anche un uomo, che problema c'è?
Nessuno!
Prego, condividi pure questo post con tutte le donne che conosci :-)
@Anna Di Maria
Evviva, finalmente hai trovato il libro!
Il decalogo è del giornale Lifestyle, e trovo che sia favoloso.
Fai i miei complimenti a tuo marito, come Fulvio anche lui ama stare ai fornelli.
Spazio anche agli uomini che amano cucinare!
Ti abbraccio.
Io ho imparato a cucinare per necessità, poiché quando torno da scuola mia madre è sempre al lavoro, poi è diventato anche un divertimento ma ammetto che questa storia che noi donne dobbiamo cucinare per forza proprio non la capisco!
Per fortuna il mio ragazzo cucina :-)
Baci!
Carino e divertente: tutta colpa dell'idea della madre nutrice. Siccome le donne sono provviste di mammelle, tutti gli affibbiano il ruolo di nutrice, ma il latte si fa da solo, i piatti da mangiare invece... Personalmente ritengo che una persona, indipendentemente dal genere di appartenenza, debba essere autonoma negli atti quotidiani di vita, inclusa la capacità di alimentarsi e prepararsi da mangiare, d'altro canto molti dei migliori chef sono di sesso maschile.
Ottimo post, che sdogana la donna dal ruolo di "cuoca per forza".
Ti piace cucinare? Ok.
Non ti piace? Ok.
L'importante è che qualcuno faccia ciò per cui è portato e che gli piace, non che sia obbligato a farlo.
Baci bella ragazza.
Ah beh, questa non l'avevo ancora sentita.
Personalmente a me piace cucinare e tanto, ma non vuol dire che "cucinare" sia una cosa sola da donna, conosco uomini a cui piace cucinare e donne a cui non piace, ma è una cosa normale, come molte altre, dipende dai gusti personali.
Queste distinzioni non le ho mai capite, e mi sa che non le capirò mai.
Io devo cucinare per "dovere" in quanto mamma e moglie, ma spesso lascio a mio marito (anche se con risultati a volte discutibili, come un risotto fatto con 4 bustine di saffron) il piacere di cucinare per noi due o nel fine settimana.
Parità!
A bientot, jolie.
Io cucino per necessità, ovvero se non c'è Lindsay a casa, le bambine continuano a rompere perché hanno fame e la nostra pizzeria preferita è chiusa.
Altrimenti ciao!
E non ci vedo nulla di male :-)
Baci, tesoro.
Ciao!
Ti ho nominato per il "Conosciamoci un po' meglio Tag". Se ti va di partecipare ecco il link: https://unabuonalettura.blogspot.com/2019/04/conosciamoci-un-po-meglio-tag.html
Anche io non amo cucinare e ho più di 30 anni. Ho imparato solo ricette molto semplici giusto per non morire di fame :) Comunque concordo in tutto con te!
Ma che bel post, ho riso dalla prima all'ultima riga!
Beh, su una cosa hai ragione: occorre liberare la cucina dai pregiudizi.
Una donna può anche non volere o non sapere cucinare che non c'è nulla di male e se a un uomo piace stari ai fornelli è la stessa cosa.
Io cucino i piatti della mia terra, la Sardegna, ma non disdegno quando la mia compagna mi propone del sushi, una pizza o un salto al nostro ristorante preferito!
Baci
@Sugar Free
Deriva da una mentalità maschilista ma per fortuna, dai vostri commenti, ho capito che qualcosa sta cambiando.
Ti abbraccio.
@Sfinge
Sono d'accordo con te, il saper vivere e provvedere a se stessi non deve conoscere gender altrimenti il mondo non cambierà mai in meglio.
Grazie per essere passata!
@MesserMalanova
Grazie a te!
@Buona Lettura
Siamo in due.
Io per esempio non capisco nemmeno chi critica quegli uomini che amano fare i casalinghi e lasciano che sia la moglie a lavorare.
E allora?
Ti abbraccio.
@Sophie Rocher
Me la ricordo la mitica storia del risotto rosso!
Ma sì, fai bene a dividere "l'onere culinario" con tuo marito.
Ti abbraccio.
@Melinda Santilli
Approvo totalmente.
Un abbraccio a te e alla tua bella famiglia.
@Capitolo Zero
Immagino che anche tu sia, come me, una fedele seguace delle mitiche scatolette di tonno salvapasto!
Ti abbraccio.
@Olivia Hessen
Dev'essere ottima la cucina sarda, mai assaggiata!
E brava anche la tua compagna.
Vi abbraccio.
Nulla da dire tranne per il fatto che le donne che amano cucinare amano anche farlo per quelli a cui tengono ed è brutto che non ti piaccia.
Non dico che sia una cosa solo da donne. poi per il ristorante non centra.
Inoltre non è modo di giustificare dicendo di avere più tempo libero dopotutto mica scappi la cucina li sta più che una giustificazione sembra una provocazione
@Player
Anzitutto buongiorno.
So che le buone maniere sono difficili da ricordare ma in questo blog sono uno spartiacque per comprendere la natura dei commentatori, fissi o di passaggio che siano.
Dunque, tentiamo di ragionare in maniera socratica sul tuo commento scritto in una maniera a dir poco terrificante: secondo il tuo spettacolare assioma esiste una legge universale per cui chi non ama cucinare non ama le persone che gli stanno intorno e dunque siccome io non ho sviluppato la passione per la cucina allora sarei incapace di amare.
Chissà cosa direbbe Freud di questo tuo pensiero: fase edipica non superata?
Maschilismo?
Mente retrograda ferma alla preistoria?
E chi lo sa.
Passiamo dunque alla seconda osservazione: ti risulta che abbia mai scritto di non avere tempo libero per me se mi metto a cucinare?
Caro, caro, caro Player, di commentatori alla “leggo quello che non c’è perché mi fa comodo” ne sono passati qui prima di te! Ne sono passati tanti e se ne sono pure andati, messi alla porta da una donna crudelissima perché non vuole cucinare.
Dimmi una cosa, però: se per caso sei tu uomo (sì, presuppongo sperando di non essere stata fallace che tu sia di sesso maschile perché se fossi una donna saresti veramente stupida) che ti metti dietro i fornelli cosa succede? Perdi i tuoi gioielli di famiglia, sei meno maschio?
Papino non è più orgoglioso di te?
Mah, chissà.
Intanto rassegnati, perché in questo nuovo mondo le donne si sono evolute ancora più di prima: sono ingegneri, politici, manager, avvocati...
E voi maschi dove siete?
Da qualche parte fra il Big Bang e l’età della pietra.
Pensaci.
Ammesso che tu ne sia capace.
Io cucino per obbligo perché ultimamente non avanzano soldi per il ristorante, però detesto tutto ciò che sia collegato al cibo: programmi, foto sui social, mille spiegazioni su come il contadino così o cosa produce non so cosa. Insomma è troppa ossessione
Anna
@Anna
Buongiorno e grazie per aver commentato.
Hai ragione, per certi versi la cucina è diventata una specie di ossessione come è accaduto per l'arredamento delle case!
Ti abbraccio.
Posta un commento