Lo scrittore è il perfetto menzognero: scrive bugie e riesce a farti credere che siano vere.

18/06/19

Ebook o cartaceo? Tutti e due!

Questo blog nasce su richiesta della mia amica bookblogger Lucia del blog Creatori di mondi (molto bello, fatele visita!) che nel post inerente l’aumento dei costi di stampa dei libri cartacei mi aveva chiesto se per caso volessi scrivere un post interente l’argomento “ebook o cartaceo?”.
Così eccomi qua.

Che dire, la questione è un po’ annosa.
Secondo me si parte col piede sbagliato, volendo per forza porre la faccenda come se fosse una guerra.
Una questione del tipo “Greci o Troiani?”, e alla fine è stata una tragedia per tutti.
Ecco, evitiamo di fare un altro conflitto del genere e cerchiamo invece di ragionare su un’altra questione: cartaceo & ebook.
Perché no?

Cerchiamo di evidenziare i pregi di entrambi.
La carta è utilissima, per esempio, a scuola. Personalmente non mi sarebbe mai piaciuto studiare su un e-reader, qui la carta vince mille a zero perché consente di prendere appunti, di evidenziare le parti più importanti e anche di fare rapidi ripassi all’occorrenza.
I libri illustrati e le graphic novel sono meravigliosi quando sono in formato cartaceo, su una bella carta fotografica patinata con una grammatura di alta qualità: la resa delle immagini è superba.
I libri per bambini, quelli che si possono manipolare e colorare, devono essere di carta: un nano di venti centimetri che si nutre di omogeneizzati e appesta l’atmosfera con emissioni mortali (meno male che ci sono i pannolini!) non è un fruitore di e-reader affidabile.
I libri da collezionare (ogni buon lettore ha quella saga, quell’autore di cui è drogato. Chi nega l’evidenza mente sapendo di mentire) sono sempre bellissimi in carta (averli in ebook però è utile, serve per non rovinare i cartacei).

L’ebook dal canto suo non occupa lo spazio del cartaceo, non ha lo stesso peso dei libri cartacei, costa un sacco di soldi in meno e te lo porti dove vuoi (perché si può leggere non solo su un e-reader ma anche su uno smartphone, su un tablet, sul pc...).
Grazie alle interazioni con internet e dizionari virtuali, permette una rapida ricerca di termini sconosciuti oppure un approfondimento immediato di un argomento che ha acceso il nostro interesse.
Inoltre su un e-reader si possono caricare migliaia di libri in un colpo solo, cosa da non sottovalutare se per esempio bisogna mettersi in viaggio.
Il costo di un ebook sull’ambiente è praticamente pari a zero, cosa ottima se si pensa che in qualche migliaio di anni l’umanità ha ammazzato più della metà del patrimonio vegetale che Madre Natura ha creato in miliardi di anni.
L’ebook, inoltre, è consigliato per le persone che soffrono di dislessia perché consente di “impaginare” il libro secondo le esigenze del lettore aiutandolo a concentrarsi sulle singole parole in modo da diminuire il deficit di attenzione.

Che fare, allora?
Per me la scelta è semplice: sì alla carta, sì all’ebook a seconda del tipo di libro.
Li leggo entrambi, senza problemi: probabilmente esisterà un girone dell’inferno fatto apposta per chi come me ama sia la carta che il digitale, e va benissimo perché è risaputo che all’inferno ci si diverte molto di più che in paradiso.
Quindi che sia un libro cartaceo o un ebook, poco importa.
Ciò che conta è leggere!