Lo scrittore è il perfetto menzognero: scrive bugie e riesce a farti credere che siano vere.

15/05/20

Non chiedere a nessuno se sei o no uno scrittore

Ah, a volte ritornano.
Le belle cavolate, quelle che ti riempiono la giornata.
La mia cavolata di oggi, quella piovuta via mail, riguarda i corsi di scrittura creativa.

Non ho nulla contro i corsi di scrittura creativa, né contro chi decide di parteciparvi.
Pensate che anche io, una volta, l’ho fatto.
Niente di che, due incontri e via.
Ho gettato sedici ore della mia vita nel cesso, ma fa niente.
No, fa tanto, ma dico che fa niente perché se ci penso mi arrabbio ancora.
Sedici ore di niente.


Un ripassino rapido di grammatica (ripassino? Se sei uno scrittore la grammatica è il tuo Dio, devi venerarla ogni santa riga che stendi giù), scrivi due pagine su te stesso (quanto non mi piace scrivere su di me, mi stimola quanto ricevere una martellata negli stinchi. Se vorrò farlo, un giorno, lo farò perché lo sentirò davvero ma non perché sono obbligata a farlo), scegli la frase di un libro che ti rappresenta (e ci risiamo!), scrivi un racconto libero di 500 parole (che ci fai con 500 parole, quando minimo un capitolo ne deve misurare fra le 2000 e le 4000?).
Fine.

Così alla fine ho scoperto che in realtà i corsi di scrittura non servono a niente.
Perché?
Perché fare lo scrittore è un lavoro che si impara tutti i giorni: non sai come hai iniziato ma sai che ogni giorno prenderai un quaderno, ti metterai alla tastiera e scriverai.
Così ogni giorno migliorerai, perché se c’è la sostanza e si possiede la tecnica si può solo migliorare.
Io, personalmente, le ossa ho iniziato a farmele da ragazzina scrivendo racconti, sbagliando, creando progetti che non vedranno mai la luce (meglio per me e voi perché erano davvero brutti), scrivendo, leggendo e scrivendo ancora.
Ed è un lavoro tuttora in corso.

Insomma, come diceva Rainer Maria Rilke (se per caso non conoscete i suoi libri, vi basta vedere il film “Sister Act 2” per saperne qualcosa): non chiedere a nessuno se sei o no uno scrittore. Se quando ti alzi la mattina la prima cosa a cui pensi è scrivere, allora tu sei uno scrittore.

E sempre restando in tema di scrittura, vi presento un libro molto interessante.
Si intitola "Cinquantatré vedute del Giappone" ed è una raccolta di racconti che hanno per tema visioni, ricordi, sogni e narrazioni sul paese del Sol levante.
Fra questi c'è anche un racconto, scritto dalla mia amica Ilaria Vecchietti, che ha partecipato come gli altri autori al concorso "Racconta il Giappone" legato al libro.
Buona lettura!




16 commenti:

fulvio ha detto...

Ciao Francesca, sono d'accordo con te, si puo imparare a scrivere ma nessun corso ti farà diventare mai, uno scrittore. Io mi accontento di essere un buon lettore e Rilke e tra i miei autori preferiti.
Ciao fulvio

Gus O. ha detto...

Perfetta la nostra Francesca.
Ti abbraccio.

Lucrezia Ruggeri ha detto...

Non ho mai frequentato un corso di scrittura creativa, ho provato una volta a leggere un libro sul tema ma alla fine ho scoperto che parlava di tecniche narrative che avevo già scoperto per conto mio e anche i consigli mi sembravano scontati.
Io paragono la scrittura alla musica: o sai farla, o lascia perdere.
Baci.

Joanna ha detto...

Mi è piaciuto questo post "retroscena" sul mondo della scrittura.
Trovo che la tua osservazione sia giusta: solo con l'esperienza si può migliorare.
Buon pomeriggio.

Olivia Hessen ha detto...

Io ho fatto, ai tempi delle superiori, una giornata della creatività con un corso di scrittura creativa.
Per fortuna c'era un autore molto simpatico, per cui l'iniziativa non fu noiosa.
Devo però dire che con il mio lavoro di scrittrice quel momento non c'entra poi nulla.
O sai scrivere, o nessun corso te lo può insegnare: su questo siamo d'accordo.
Bacioni!

Sugar Free ha detto...

Non so proprio cosa dire sui corsi di cui parli, perché non essendo un'autrice non ho mai sentito la necessità di seguirne uno.
Però mi hai fatto venire voglia di rivedere Sister Act!
Baci (sono io, Penny!)

Francesca A. Vanni ha detto...

@Fulvio
Non ti sottovalutare, anche essere un buon lettore è una dote che non tutti possiedono.
Tanta gente legge solo in modo superficiale, ed è un peccato.
Ti abbraccio.

Francesca A. Vanni ha detto...

@Gus O.
Perfetta no, per fortuna ho ancora tanto da imparare!
Ti abbraccio.

Francesca A. Vanni ha detto...

@Lucrezia Ruggeri
È un discorso che vale per tutte le arti, sono d'accordo con te.
Ti abbraccio, salutami Luigi e Nick.

Francesca A. Vanni ha detto...

@Joanna
Grazie amica mia.
Spero tanto che le cose nell'ospedale dove lavori vadano meglio.
Ti abbraccio.

Francesca A. Vanni ha detto...

@Olivia Hessen
Sono contenta che quella giornata per te sia stata positiva, anche se alla fine sei giunta alla mia stessa conclusione.
Ti abbraccio.

Francesca A. Vanni ha detto...

@Sugar Free
Riguarda la mitica Whoopy!
Ti abbraccio.

Buona lettura ha detto...

Ti ringrazio tantissimo per la segnalazione della raccolta!
Un abbraccio!

Francesca A. Vanni ha detto...

@Buona Lettura
Figurati!
Ti abbraccio.

Francesco Abate ha detto...

Sono pienamente d'accordo con te!
I corsi di scrittura creativa secondo me servono solo a far arricchire scrittori falliti, ma guai a dirlo pubblicamente!
La vera scrittura è arte e non c'è modo di insegnarla: bisogna solo studiare tanto, leggere tantissimo, scrivere tanto, trovare la propria strada e non smettere mai di amare quel che si fa. Alla fine si può avere o no successo, ma i buoni risultati in termini di qualità sono quelli che contano, insieme alla soddisfazione personale che ti lascia sapere di aver creato qualcosa di bello e significativo.
Baci.

Francesca A. Vanni ha detto...

@Francesco Abate
Sul serio, non mi sento di aggiungere altro.
Hai espresso esattamente il mio pensiero.
Ti abbraccio!