Lo scrittore è il perfetto menzognero: scrive bugie e riesce a farti credere che siano vere.

30/05/20

Ogni cosa a suo tempo

Oscar Wilde diceva che il piacere dell’attesa è essa stessa piacere e personalmente condivido appieno questa sua affermazione.
Viviamo, purtroppo per noi, nella società occidentale che è frenetica per definizione.

Si consuma tutto troppo in fretta, le esperienze si bruciano, tutto è effimero e superfluo e alla fine molte persone si ritrovano a trent’anni con la vita ormai giunta alla fine perché hanno sperimentato tutto lo sperimentabile.
Hanno corso quando ancora non era tempo di correre, hanno fatto sesso ma non sanno ancora cosa significa fare l’amore, hanno viaggiato seguendo vie sbagliate.
E adesso la loro insofferenza per tutto quello che ormai hanno bruciato si trasforma in apatia oppure in pericolosa invidia verso coloro che invece vivono le proprie vite in modo diverso, senza lasciarsi pervadere dalla frenesia e aspettando il momento giusto per muovere i passi giusti.

Oggi voglio condividere con voi questo pensiero del Dalai Lama, che trovo molto attuale:
“Ascolto, pensiero e meditazione sono necessari nello stesso momento. Quando inizi la pratica, non ti devi aspettare troppo.
Dal momento che viviamo nell’epoca dei computer dell’automazione, potresti essere indotto a credere che lo sviluppo interiore sia anch’esso qualcosa di automatico per cui schiacci un bottone e tutto cambia.
Non è così: lo sviluppo interiore non è facilmente raggiungibile e richiederà molto tempo.”