Lo scrittore è il perfetto menzognero: scrive bugie e riesce a farti credere che siano vere.

02/04/21

Chi ha paura?

Chi ha paura di qualcosa?
Voi avete paura?
Ma cos’è la paura?

La paura è una delle emozioni primordiali gestite dall’amigdala, una piccola parte del nostro cervello addetta fra le sue varie mansioni a occuparsi dei nostri istinti primordiali che abbiamo acquisito nel corso dei millenni dai nostri antenati.
Quella cose che sono insite nel DNA, come per esempio non giocare col fuoco o trovare un riparo se cadono fulmini dal cielo.
La paura serve a metterci all’erta quando si profilano eventi o situazioni che riteniamo pericolose, e a farci reagire.
Non per niente quando si ha paura, nel nostro corpo si scatena una scarica di adrenalina molto forte proprio per “farci dare una mossa”.

Ma che succede quando ci si convince di non avere paura?
Succede che qualcosa nella nostra amigdala non funzione più come dovrebbe e la paura si trasforma in ansia, rovinandoci la vita, oppure fa diventare le persone sbruffone, quegli stupidi che gridano ai quattro venti di essere sempre coraggiosi e non temere nulla.

Errore!
Il coraggio non significa non avere paura, ma l’esatto contrario.
Come cantava Giorgio Faletti, è “il coraggio della paura”.
Essere consapevoli dei propri timori, affrontarli con la giusta inquadratura, aiuta a trovare soluzioni efficaci per risolvere i problemi, adattarsi alle nuove situazioni serve per tracciare vie alternative da seguire.
Di contro non accettare la paure spinge invece a sopravvalutarsi e sbagliare, ecco perché questo atteggiamento spesso viene definito un tipico segnale rivelatore delle persone narcisiste e deboli che sono per natura destinate al fallimento.

Come diceva infatti Charles Darwin: “non è la più intelligente delle specie quella che sopravvive, non è nemmeno la più forte; la specie che sopravvive è quella che è in grado di adattarsi e di adeguarsi meglio ai cambiamenti dell’ambiente in cui si trova.”