Lo scrittore è il perfetto menzognero: scrive bugie e riesce a farti credere che siano vere.

09/09/22

Il fascino delle parole desuete

L’italiano è una lingua bellissima.
Non è fatta di “eppoi”, “alla qualsiasi”, “apparte” e altre oscenità ma è fatta di bellissime parole che spesso non sentiamo più perché sono diventate desuete per lasciare spazio a inglesismi ed espressioni alla “bella di padella”, che denotano un grado di ignoranza davvero notevole.
Io nutro una passione per la cura delle parole, la ricerco ogni volta che scrivo e le parole desuete hanno per me un fascino particolare perché rimandano alle nostre radici, a ciò che sono le nostre tradizioni.

Voglio elencarvi qui alcune di queste parole, se ne conoscete qualcun’altra scrivetela nei commenti con il relativo significato (o magari fateci su un post e giratemi il link) e condividiamo l’amore per la nostra lingua!

-Alea: rischio

-Ancillare: prestare aiuto o servizio

-Chachessia: estremo deperimento dovuto a una malattia terminale

-Diruto: diroccato

-Disamina: analisi molto precisa

-Eristica: polemica sedicente e pretestuosa

-Facondiare: sapersi spiegare in modo semplice e chiaro

-Favellare: raccontare

-Gargantuesco: smisurato, gigantesco (deriva dal gigante Gargantua, dell’opera Gargantua e Pantagruel di Rabelais)

-Iconoclasta: blasfemo, distruttore di immagini sacre

-Inanità: inutilità

-Lapalissiano: qualcosa di talmente ovvio da sembrare ridicolo

-Melomane: persona che ama alla follia la musica classica e l’opera

-Millanta: mille

-Misoneista: colui che è contrario al cambiamento in modo feroce

-Opimo: pingue, grasso

-Pantagruelico: di enorme appetito (deriva dal gigante Pantagruel, dell’opera Gargantua e Pantagruel di Rabelais)

-Preconizzare: profetizzare

-Prodromo: inizio sfavorevole di qualcosa, pessimo segnale

-Solipsista: che mostra egocentrismo estremo (dalla filosofia del solipsismo)

-Stolido: sciocco, non pronto ad agire

-Stoltiloquio: discorso stupido e insensato

-Veruno: qualcuno