L’italiano è una lingua bellissima.
Non è fatta di “eppoi”, “alla qualsiasi”, “apparte” e altre oscenità ma è fatta di bellissime parole che spesso non sentiamo più perché sono diventate desuete per lasciare spazio a inglesismi ed espressioni alla “bella di padella”, che denotano un grado di ignoranza davvero notevole.
Io nutro una passione per la cura delle parole, la ricerco ogni volta che scrivo e le parole desuete hanno per me un fascino particolare perché rimandano alle nostre radici, a ciò che sono le nostre tradizioni.
Voglio elencarvi qui alcune di queste parole, se ne conoscete qualcun’altra scrivetela nei commenti con il relativo significato (o magari fateci su un post e giratemi il link) e condividiamo l’amore per la nostra lingua!
-Alea: rischio
-Ancillare: prestare aiuto o servizio
-Chachessia: estremo deperimento dovuto a una malattia terminale
-Diruto: diroccato
-Disamina: analisi molto precisa
-Eristica: polemica sedicente e pretestuosa
-Facondiare: sapersi spiegare in modo semplice e chiaro
-Favellare: raccontare
-Gargantuesco: smisurato, gigantesco (deriva dal gigante Gargantua, dell’opera Gargantua e Pantagruel di Rabelais)
-Iconoclasta: blasfemo, distruttore di immagini sacre
-Inanità: inutilità
-Lapalissiano: qualcosa di talmente ovvio da sembrare ridicolo
-Melomane: persona che ama alla follia la musica classica e l’opera
-Millanta: mille
-Misoneista: colui che è contrario al cambiamento in modo feroce
-Opimo: pingue, grasso
-Pantagruelico: di enorme appetito (deriva dal gigante Pantagruel, dell’opera Gargantua e Pantagruel di Rabelais)
-Preconizzare: profetizzare
-Prodromo: inizio sfavorevole di qualcosa, pessimo segnale
-Solipsista: che mostra egocentrismo estremo (dalla filosofia del solipsismo)
-Stolido: sciocco, non pronto ad agire
-Stoltiloquio: discorso stupido e insensato
-Veruno: qualcuno
Non è fatta di “eppoi”, “alla qualsiasi”, “apparte” e altre oscenità ma è fatta di bellissime parole che spesso non sentiamo più perché sono diventate desuete per lasciare spazio a inglesismi ed espressioni alla “bella di padella”, che denotano un grado di ignoranza davvero notevole.
Io nutro una passione per la cura delle parole, la ricerco ogni volta che scrivo e le parole desuete hanno per me un fascino particolare perché rimandano alle nostre radici, a ciò che sono le nostre tradizioni.
Voglio elencarvi qui alcune di queste parole, se ne conoscete qualcun’altra scrivetela nei commenti con il relativo significato (o magari fateci su un post e giratemi il link) e condividiamo l’amore per la nostra lingua!
-Alea: rischio
-Ancillare: prestare aiuto o servizio
-Chachessia: estremo deperimento dovuto a una malattia terminale
-Diruto: diroccato
-Disamina: analisi molto precisa
-Eristica: polemica sedicente e pretestuosa
-Facondiare: sapersi spiegare in modo semplice e chiaro
-Favellare: raccontare
-Gargantuesco: smisurato, gigantesco (deriva dal gigante Gargantua, dell’opera Gargantua e Pantagruel di Rabelais)
-Iconoclasta: blasfemo, distruttore di immagini sacre
-Inanità: inutilità
-Lapalissiano: qualcosa di talmente ovvio da sembrare ridicolo
-Melomane: persona che ama alla follia la musica classica e l’opera
-Millanta: mille
-Misoneista: colui che è contrario al cambiamento in modo feroce
-Opimo: pingue, grasso
-Pantagruelico: di enorme appetito (deriva dal gigante Pantagruel, dell’opera Gargantua e Pantagruel di Rabelais)
-Preconizzare: profetizzare
-Prodromo: inizio sfavorevole di qualcosa, pessimo segnale
-Solipsista: che mostra egocentrismo estremo (dalla filosofia del solipsismo)
-Stolido: sciocco, non pronto ad agire
-Stoltiloquio: discorso stupido e insensato
-Veruno: qualcuno