Lo scrittore è il perfetto menzognero: scrive bugie e riesce a farti credere che siano vere.

14/02/25

Il festival di Sanrinco

Me li immagino.
12,6 milioni di minus habens che sono rimasti col deretano incollato al divano per vedere la prima serata di Sanrinco.
Credo sia la riprova ultima e definitiva di come la maggior parte dei miei compatrioti sia una massa di deficienti.

Che poi sono gli stessi che li trovi a scrivere o sparlare ovunque di ca**ate come l’antifascismo.
Sì, l’antifascismo.
Quella vaccata infinita che insieme alla parola resistenza ammorba il paese dal settant’anni.
Peccato che il fascismo sia morto nel 1945.
È morto con Mussolini esposto a testa in giù in Piazzale Loreto, nella mia amata Milano, e magari siete passati un sacco di volte per quel piazzale senza pensare che lì non è morto solo Benito Mussolini ma anche Claretta Petacci con il suo bambino in grembo.

Ma quello va bene, quell’infanticidio, perché è stato fatto dagli “eroi rossi”.
Gli stessi che hanno messo in atto il massacro delle Foibe, di cui però guai se qualcuno ne parla. 
Gli stessi che hanno portato al catafascio il nostro paese.
Gli stessi di Bibbiano (andate a vedere cos’è, se avete la memoria corta), gli stessi che hanno fatto poco o niente per fermare il terrorismo, gli stessi che hanno aperto le porte dell’Italia all’orda dei delinquenti immigrati, gli stessi che spaccano le palle con il woke, l’inclusività, la lotta contro il finto patriarcato, l’UE, la guerra in Ucraina, il green (tutte cose che ci porteranno al collasso definitivo), gli stessi delle Onlus che gli fanno guadagnare miliardi sulla pelle delle persone, gli stessi della finta pandemia e del falso vaccino che causa ancora oggi “morti per cause che boh”, gli stessi che “Trump e Putin sono cattivi, aiuto!”.

Gli stessi che hanno una sola versione dei fatti, la loro.
Gli stessi che hanno comprovato in maniera definitiva una mia teoria: se le meduse possono vivere senza cervello, anche certe persone possono farlo.
Peccato che siano troppe.