Mi tocca interrompere per un momento la pausa estiva del blog, ma non posso esimermi dal non scrivere questo post.
Li abbiamo passati tutti, non è morto nessuno.
Parlo degli esami scolastici: quinta elementare (ma c’è chi li ha fatti anche in terza), quelli di terza media e quelli di maturità, i famosi esami della canzone di Antonello Venditti e del film con Giorgio Faletti per intenderci.
Sono prove, per dare un esito finale su un percorso di studi.
Un po’ di ansia la mettono ma, se un ragazzo ha studiato, alla fine si passa.
E lo stesso vale anche per chi sceglie di proseguire con gli studi universitari.
Sono esami, tutto qui.
Ma gli esami, la scuola, non devono fare paura.
Chi deve fare paura, chi ci deve tenere svegli è la vita, quella che Rocky ci insegna ad affrontare con una frase che dovrebbe essere esposta in qualsiasi edificio scolastico, ospedale, municipio, casa e via dicendo: non è importante come colpisci, l'importante è come sai resistere ai colpi, come incassi e se finisci al tappeto hai la forza di rialzarti... così sei un vincente!
Perciò non capisco, e nemmeno ho voglia di farlo, i cretini di oggi.
Ragazzi che rifiutano di discutere l’orale alla maturità (salvo poi credere, poveri illusi, che prenderanno lo stesso il diploma e andranno in ateneo), il tizio influencer dei disagiati mentali che fa il video per rifiutare il voto e guadagnare like, i genitori dei figli bocciati che pubblicano video dove si incazzano coi professori e non con i figli.
Roba che se accadeva quando andavo a scuola io, il malcapitato figlio bocciato ritrovava in traumatologia senza nemmeno sapere il motivo, altro che prendersela coi docenti.
Sarà che io amo studiare, sarà che ritengo la scuola una delle istituzioni sacre del nostro paese (anche se c’è tanto da sistemare), ma non condivido il comportamento di questi ragazzi e dei genitori.
La scuola non vi piace, ragazzi? Beh, fate come hanno fatto tanti, me compresa: approfondite, mettete in discussione, ampliate per conto vostro ciò che state studiando, studiate per voi stessi.
La scuola non vi piace, genitori? Non prendetevela coi docenti, siate semmai propositivi per cambiare le cose in meglio.
Ma no, perché voi siete l’esempio di una società fatta da analfabeti funzionali fancazzisti. Pretendete che tutto vada come volete voi, senza alzare un dito, senza faticare, che il mondo sia ai vostri piedi.
Tutti hanno torto, eccetto voi.
Siete il risultato di un mondo che non funziona più.
Proposte?
Mah, io dal basso del mio piccolo pensiero di chi ha ancora molto da imparare avrei un’idea, anzi più di una.
Punto primo: ripulire il paese di tutti gli ignoranti che si spacciano per guide politiche, spirituali e ideologiche dell’Italia.
Punto secondo: costringere le coppie a corsi seri, psicologici, pedagogici e altro, per diventare genitori con tanto di esame finale. Si supera: bene, puoi avere/adottare figli. Non si supera: castrazione fisica e divieto di adottare.
Punto terzo: aboliamo il sistema scolastico com’è ora. Per i maschi collegio militare, per le femmine scuola religiosa gestita da suore. Niente rientri a casa, visite dei genitori solo a Natale. La scuola nuova inizia a partire dai 3 anni e finisce dopo la laurea.
E vediamo se con un po’ di cara, vecchia disciplina e con il rispetto dei giusti valori le cose cominceranno a cambiare davvero in meglio.
Li abbiamo passati tutti, non è morto nessuno.
Parlo degli esami scolastici: quinta elementare (ma c’è chi li ha fatti anche in terza), quelli di terza media e quelli di maturità, i famosi esami della canzone di Antonello Venditti e del film con Giorgio Faletti per intenderci.
Sono prove, per dare un esito finale su un percorso di studi.
Un po’ di ansia la mettono ma, se un ragazzo ha studiato, alla fine si passa.
E lo stesso vale anche per chi sceglie di proseguire con gli studi universitari.
Sono esami, tutto qui.
Ma gli esami, la scuola, non devono fare paura.
Chi deve fare paura, chi ci deve tenere svegli è la vita, quella che Rocky ci insegna ad affrontare con una frase che dovrebbe essere esposta in qualsiasi edificio scolastico, ospedale, municipio, casa e via dicendo: non è importante come colpisci, l'importante è come sai resistere ai colpi, come incassi e se finisci al tappeto hai la forza di rialzarti... così sei un vincente!
Perciò non capisco, e nemmeno ho voglia di farlo, i cretini di oggi.
Ragazzi che rifiutano di discutere l’orale alla maturità (salvo poi credere, poveri illusi, che prenderanno lo stesso il diploma e andranno in ateneo), il tizio influencer dei disagiati mentali che fa il video per rifiutare il voto e guadagnare like, i genitori dei figli bocciati che pubblicano video dove si incazzano coi professori e non con i figli.
Roba che se accadeva quando andavo a scuola io, il malcapitato figlio bocciato ritrovava in traumatologia senza nemmeno sapere il motivo, altro che prendersela coi docenti.
Sarà che io amo studiare, sarà che ritengo la scuola una delle istituzioni sacre del nostro paese (anche se c’è tanto da sistemare), ma non condivido il comportamento di questi ragazzi e dei genitori.
La scuola non vi piace, ragazzi? Beh, fate come hanno fatto tanti, me compresa: approfondite, mettete in discussione, ampliate per conto vostro ciò che state studiando, studiate per voi stessi.
La scuola non vi piace, genitori? Non prendetevela coi docenti, siate semmai propositivi per cambiare le cose in meglio.
Ma no, perché voi siete l’esempio di una società fatta da analfabeti funzionali fancazzisti. Pretendete che tutto vada come volete voi, senza alzare un dito, senza faticare, che il mondo sia ai vostri piedi.
Tutti hanno torto, eccetto voi.
Siete il risultato di un mondo che non funziona più.
Proposte?
Mah, io dal basso del mio piccolo pensiero di chi ha ancora molto da imparare avrei un’idea, anzi più di una.
Punto primo: ripulire il paese di tutti gli ignoranti che si spacciano per guide politiche, spirituali e ideologiche dell’Italia.
Punto secondo: costringere le coppie a corsi seri, psicologici, pedagogici e altro, per diventare genitori con tanto di esame finale. Si supera: bene, puoi avere/adottare figli. Non si supera: castrazione fisica e divieto di adottare.
Punto terzo: aboliamo il sistema scolastico com’è ora. Per i maschi collegio militare, per le femmine scuola religiosa gestita da suore. Niente rientri a casa, visite dei genitori solo a Natale. La scuola nuova inizia a partire dai 3 anni e finisce dopo la laurea.
E vediamo se con un po’ di cara, vecchia disciplina e con il rispetto dei giusti valori le cose cominceranno a cambiare davvero in meglio.