Vi ricordate di Ilaria Vecchietti, proprietaria del blog Buona Lettura e scrittrice?
Bene, in questi giorni ho finito il suo romanzo “L’Imperatrice
della Tredicesima Terra” che in ordine cronologico è anche stato il suo
primo libro e volevo parlarvene qui perché condividere un buon libro è sempre
un piacere.
Partiamo come sempre dalla sinossi:
“Sono trascorsi mille anni dalla
scomparsa di Asteria, l'Imperatrice della Tredicesima Terra, mandata dalle
Antiche Divinità delle Stelle per fermare la guerra millenaria che flagellava
il Mondo Conosciuto. In quei lunghissimi secoli le Terre Libere hanno portato
avanti una debole resistenza alla sete di potere e di dominio del loro comune
nemico... e sarà proprio in quel periodo che una ragazza, senza memoria del suo
passato e della sua identità, verrà salvata dalla sua strana prigione. Sul suo
corpo dodici diversi simboli che sembrerebbero rappresentare le Antiche
Divinità delle Stelle. Messa al corrente della situazione attuale, inizierà un
lungo viaggio (e non solo nei dodici regni, ma anche nel tempo) alla ricerca di
se stessa e del suo posto nel mondo. Inoltre sarà incaricata dal Tramite della
Fonte di Luce di ritrovare Asteria... l'unica che potrà salvare nuovamente il
Mondo Conosciuto.”
Interessante, vero?
Sì, ve lo confermo, è interessante e pieno di personaggi interessanti:
i Tramiti (personalmente li ho trovati antipatici!), folletti, draghi, elfi,
profeti, un’erborista che sembra sapere tutto, coraggiosi cavalieri e il
temibile Dio Oscuro che è l’antagonista per eccellenza di questa storia che ho
trovato la perfetta lettura fantasy adatta per rilassarsi e anche svagare dagli
impegni della giornata.
Se siete appassionati di mitologia non potranno di sicuro spiacervi i
riferimenti ai miti greci e anche alle mitologie irlandesi e nordiche.
La storia si legge con fluidità e non si fatica affatto a procedere nella
lettura.
Ammetto che a volte le azioni sono prevedibili, ma visto che la storia
è basata su dodici mondi, altrettanti cavalieri e quasi altrettante battaglie
c'è nella narrazione molta più originalità di quella che ci si potrebbe
aspettare!
Lo stile, rispetto all’altro romanzo “L’Isola dei Demoni”, è un po’ più acerbo tuttavia non ne faccio una pecca.
Lo stile, rispetto all’altro romanzo “L’Isola dei Demoni”, è un po’ più acerbo tuttavia non ne faccio una pecca.
Alzi la mano quello scrittore che, al suo romanzo d’esordio, non era
ancora un fiore in boccio, un apprendista con tante cose da imparare!
Pertanto come posso concludere questo post?
Consigliandovi il libro e sperando che possa piacervi quanto è piaciuto
a me!
E se volete, fate un salto da Ilaria.