Leggere fa bene.
Dovrebbe essere risaputo, ma ogni tanto è meglio ricordare le ottime
qualità che la lettura esercita sulle persone che ne fruiscono.
Siete pronti?
Perché bisogna leggere?
1-Leggere spalanca la mente: migliora il linguaggio, aumenta l’empatia.
2-Leggere ci rende più felici: un buon libro è come un
cioccolatino, fa salire le endorfine. Se poi leggiamo un libro e mangiamo un
cioccolatino, allora le cose vanno ancora meglio.
3-Leggere replica la reale esperienza: questa storia non la
conoscevo nemmeno io ma è stato dimostrato dal il neuroscienziato Gregory Burns
che leggere non solo ci proietta nei panni del personaggio, ma anche nel suo
mondo biologico e quindi noi esperiamo mentalmente quello che il personaggio
prova.
4-Leggere migliora la scrittura: confermo. Se non fossi stata un’amante
spassionata dei libri e non continuassi a leggere, di sicuro il mio registro di
scrittrice sarebbe stato depauperato.
5-Leggere rende più analitici: se si legge costantemente, la corteccia
temporale del loro sinistro del cervello (deputata all’analisi) lavora meglio.
6-Leggere concilia il sonno: non so se sia vero. Io ho
rinunciato a leggere prima di dormire perché altrimenti non dormo finché non ho
terminato il libro.
7-Leggere fornisce sempre interessanti spunti di conversazione:
verissimo. Infatti io sostengo sempre che chi non legge è una persona vuota.
8-Leggere rafforza la memoria: sia che si tratti di memoria a
lungo o breve termine, leggere è un toccasana e non ci sono limiti di pagine.
Tranquilli, dopo pagina trenta o quaranta non ci si dimentica il libro.
9-Leggere ammazza la solitudine: se con te ci sono Sandokan,
Capitano Nemo, Luke e Leila Skywalker, Bella Cullen, Bastiano Baldassare Bucci (e tutti i personaggi
che vi vengono in mente), come si fa a stare soli?
10-Leggere cambia la vita.
E come disse Umberto Eco: “chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una
sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5.000 anni: c’era quando Caino uccise
Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito... perché
la lettura è un’immortalità all’indietro.”