Lo scrittore è il perfetto menzognero: scrive bugie e riesce a farti credere che siano vere.

06/09/24

Dal manicomio tutto bene

Ha fatto caldo, in manicomio.
Un po’ troppo caldo e non solo perché siamo in estate ma perché sparano le scie chimiche nell’atmosfera. Però, mi raccomando, a scuola insegneranno che le nuvole adesso sono anche lunghe scie dritte che si incrociano in tanti tris.
Già insegnano cose come le pandeminchie e le finte crisi climatiche, o il woke che si pronuncia come la pentola wok, con la sola differenza che con lo woke non si cucina riso alla cantonese ma si cambia sesso a piacimento e si vendono bambini a emuli del pagliaccio Pennywise.

Intanto le pale eoliche devastano mezzo mondo, Sardegna compresa, inquinano il suolo che non sarà più coltivabile e sovente prendono fuoco.
Come succede alle auto elettriche.
Ma sono green, mi raccomando.

Green come Ursula e Bill che impongono sanzioni e idee terrificanti.
Tipo strani cappotti per case che causano muffa, tipo pannelli solari a coprire ettari di terreno coltivabile (ma tanto c’è il cibo sintetico), tipo i macchinoni che captano l’anidride carbonica e la fanno diventare ossigeno!
Peccato, Bill, che quei macchinoni esistono da prima che tu (purtroppo) venissi al mondo.
Si chiamano alberi ma tu li fai abbattere, perché non sono abbastanza green.
O li bruci, come fanno con gli ulivi in Puglia.

E capisci di avere sbagliato lavoro, che era meglio se occupavi case e prendevi a mazzate la gente su ispirazione, così adesso stavi in Parlamento con 18mila euro al mese e il plauso dei media ma anche dei soggetti mancini che fanno le spaghettate anti non si sa bene cosa.
Mentre pensi a questo ci sono aerei che cadono, mentre i tappi di plastica ora restano attaccati alle bottiglie. Sì, gli aerei cadono però non siamo a Ustica. Siamo in Brasile e fra i 62 passeggeri a bordo dell’aereo ce ne erano 15, tutti medici, che stavano andando a denunciare la truffa della pandeminchia.
Truffa che si veste a nuovo, che cambia pelle ma non sostanza.
Blu e non più verde, tessera vaccinale europea e non più green pass.
Ma il risultato è sempre identico.
Il risultato saranno migliaia di morti nel sonno, per strani incidenti, per nessuna correlazione.
Però, ricordiamolo, i posti al cimitero non cambiano mai.
I morti ci sono ma i cimiteri non sono pieni.

Siamo in uno strambo 1984 dove il Grande Fratello ci spia e vuole espandersi con l’IA, con l’identità digitale, con gli account di fb cancellati perché si è scritto qualcosa di non politicamente corretto su X.
Con i canali youtube chiusi perché si dice la verità, come è accaduto a un fantastico attore italiano che stimo tantissimo.

Ma la verità ormai è per pochi, anzi pochissimi.
I media, i leccapiedi (giornalisti) fanno a gara al culo più bello da leccare, alla nuova bugia da creare, al caso bufala da montare.

E di bufale ne hanno sparate tante, più delle mucche che uccidono perché c’è l’aviaria (ma ricordiamo anche gli orsi del Trentino e i cinghiali di tutta Italia).
Tipo che la scienza non può definire se sei uomo o donna, ma nemmeno un pene o una vulva, tanto meno i geni XY e XX.
No, il sesso lo definiscono i sapientoni, gli opinionisti, i politicanti, i finti sportivi.
Così se sei uomo ma ti senti donna puoi salire su un ring, pestare a sangue delle donne dimostrando che la violenza prevarrà sempre (e intanto in Italia il femminicidio non è passato come aggravante) e vincere perché “sei una donna con un quid in più.
Sì, un quid di 20 centimetri che ti pende in mezzo alle gambe.

Ma tanto di cosa ci preoccupiamo se passa una legge che abbassa il consenso sessuale fino a 10 anni, per consentire matrimoni fra bambine innocenti e schifosi pe**fili legalizzati?
Di niente.
Un po’ come non dobbiamo preoccuparci di tanti “soggetti non proprio europei” che vanno in giro a fare stragi per il mondo civilizzato.

E così sei uomo ma puoi sentirti donna, perché la vagina ce l’hai in testa e il ciclo arriva ogni giorno. Oggi puoi sentirti tavolo, domani telefono, poi non binario, poi tram, poi trans di ritorno, poi torni uomo ma sempre donna.

Dal manicomio, tutto bene.