Posato su
un'alta quercia, un usignolo, come al solito, cantava.
Lo vide uno sparviero affamato,
che gli piombò addosso e se lo portò via.
Mentre stava per ucciderlo,
l’usignolo lo pregava di lasciarlo andare,
dicendo che esso non bastava a riempire lo stomaco di uno sparviero:
doveva rivolgersi a qualche uccello più grosso,
se aveva bisogno di mangiare.
Ma l’altro lo interruppe dicendo:
-Sciocco sarei, se lasciassi andare il pasto che ho qui pronto,
per correre dietro a quello che non si vede ancora!-
Così, anche tra gli uomini, stolti sono coloro che,
nella speranza di beni maggiori,
si lasciano sfuggire quello che hanno in mano.
Lo vide uno sparviero affamato,
che gli piombò addosso e se lo portò via.
Mentre stava per ucciderlo,
l’usignolo lo pregava di lasciarlo andare,
dicendo che esso non bastava a riempire lo stomaco di uno sparviero:
doveva rivolgersi a qualche uccello più grosso,
se aveva bisogno di mangiare.
Ma l’altro lo interruppe dicendo:
-Sciocco sarei, se lasciassi andare il pasto che ho qui pronto,
per correre dietro a quello che non si vede ancora!-
Così, anche tra gli uomini, stolti sono coloro che,
nella speranza di beni maggiori,
si lasciano sfuggire quello che hanno in mano.
(Esopo)
Ps: vi invito a leggere la recensione che la bookblogger Morgana ha fatto
del mio romanzo storico Florentia
BUONE VACANZE
(INTANTO GUARDATE QUESTO BEL VIDEO DEL MIO AMICO MESSERMALANOVA!)